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CRITICA | “La Cage aux Folles”: ridere a crepapelle!

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Un’escalation di piume e paillettes, un delizioso testo 100% Quebecois e, soprattutto, un Alex Perron francamente sorprendente: la nuova versione di La gabbia pazza si sta già affermando come lo spettacolo più divertente apparso in Quebec da molto, molto tempo.

L’idea di far rivivere i personaggi di La gabbia pazza sul palco di Montreal è stato sfacciato. Dopotutto, i tempi sembrano essere cambiati molto dalla creazione di quest’opera cult sulla scena parigina nel 1973.

Ma decidendo di trasportare la trama dalla Costa Azzurra al villaggio gay della metropoli, il regista Joël Legendre ci offre una maggiore vicinanza a questi personaggi fuori dal comune, dando allo stesso tempo uno sguardo nuovo sull’opera di l’autore Jean Poiret.

I personaggi si esprimono quindi in una lingua molto locale e, soprattutto, moltiplicano i riferimenti a Michèle Richard, Serge Laprade e altri Guilda, tutti qui ben noti al pubblico.

La trama, però, rimane invariata; Lì incontriamo Albin e Georges, una coppia gay proprietaria di un famoso cabaret di drag queen. La loro routine viene però sconvolta dalla visita del figlio di uno di loro che annuncia la sua intenzione di sposarsi… e di presentarli ai suoceri particolarmente conservatori.

Marcel Leboeuf e Alex Perron in una scena di “La Cage aux Folles”.

TOMA ICZKOVITS

Alex Perron impressiona

Pensavamo di conoscere tutte le sfaccettature del talento di Alex Perron quando martedì sera siamo entrati nello Studio-Cabaret de l’Espace St-Denis. Ebbene, il comico è riuscito a sorprenderci (leggi: travolgerci), rivelando un talento recitativo eccezionale indossando parrucca e décolleté di Albin. Riesce a fare suo questo celebre personaggio, tanto che a volte dimentichiamo la leggendaria interpretazione di Michel Serreault.

Va detto che è particolarmente ben supportato anche da Marcel Leboeuf che è perfettamente investito nella pelle di Georges. L’alchimia tra i due uomini aiuta a unire il loro duo, creando una complicità favorevole a scambi di vaudeville esilaranti e assolutamente divertenti.

Quanto al titolo della rivelazione dello spettacolo, appartiene di diritto a Timothée Galais-Bayonne. Recentemente diplomato all’UQAM École supérieure de théâtre, impressiona per le sue prestazioni fisiche e il suo evidente talento comico. Un nome da ricordare, insomma.

Un’atmosfera da cabaret


FOTO BRUNO LAPOINTE / LE JOURNAL DE MONTRÉAL

Saremmo negligenti anche se ignorassimo la presenza di quattro regine di Montreal responsabili di creare un’atmosfera da cabaret drag-queen sia nei minuti precedenti lo spettacolo che durante l’intervallo, riscaldando l’atmosfera con brani presi in prestito da Diane Dufresne, Dalida, Nana Mouskouri e Dolly Parton.

Tra la folla si distinguono Michel Dorion e Rainbow, il primo per la professionalità che sprigiona e la seconda per il suo innegabile carisma e magnetismo.

In breve, ne usciremo Gabbia pazzesca euforico del Quebec, con un sorriso sul viso… e abitato da un ardente desiderio di tornarci una seconda volta.

Lo spettacolo La gabbia pazza è presentato allo Studio-Cabaret dell’Espace St-Denis di Montreal fino al 16 novembre. A breve dovrebbe essere annunciato un tour provinciale.

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