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Jean Dujardin: “Motivi personali” lo hanno costretto a prendere una grande decisione

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Jean Dujardin ha passato il testimone di un progetto molto interessante ad un’altra stella. Per giustificare la sua scelta, quello che vediamo nella serie di avventure “Zorro” ha citato “motivi personali”.

Jean Dujardin: “Motivi personali” lo hanno costretto a prendere una grande decisione

Il resto dopo l’annuncio

Protagonista la nuova versione delle avventure di ZorroJean Dujardin ha perlustrato i televisori per promuovere questo progetto, con una carriera ricca ma anche varia. Per il futuro, la star 52enne aveva in agenda uno scatto molto emozionante, lui che ama così tanto l’avventura: Figlio di nessuno. Questa è la prossima produzione di Safy Nebbou, al quale dobbiamo in particolare Nelle foreste del Siberie con Raphaël Personnaz. Tuttavia, il film non è più associato all’eroe premio Oscar L’Artista.

I media specializzati Satellifacts hanno rivelato che per “motivi personali“, Jean Dujardin non fu più associato al lungometraggio Figlio di nessunola storia di un bambino che si confronta con sfide straordinarie in un contesto di dramma familiare e ricerca di identità. Il nome del suo sostituto è stato diffuso e così è Romain Duris prende il testimone. Sarà quindi lui a recarsi nelle Filippine per le riprese che inizieranno a dicembre e si preannunciano intense.

Questa non è la prima volta che l’attore Regno animale subentra a quello diUn ragazzo, una ragazza dato che l’ha già sostituito Il rubacuori di Pascal Chaumeil, al fianco di Vanessa Paradis e godendo del grande successo di questa commedia romantica – più di 3,7 milioni di spettatori.

Il calendario professionale di Jean Dujardin rimane pieno

Jean Dujardin non ha un’agenda vuota, anzi. Il padre di Jules e Simon, nati rispettivamente nel 2000 e nel 2001 dalla sua ex coppia con Gaëlle Demars, così come Jeanne (2015) e Alice (2021) la cui madre è l’ex pattinatrice Nathalie Péchalat, ha altri lungometraggi in preparazione: il prossimo film di Xavier Giannoli che ripercorre la vita del giornalista Jean Luchaire, figura emblematica del collaborazionismo durante la Seconda Guerra Mondiale, condannato a morte e giustiziato nel 1946, e di sua figlia Corinne, attrice fuggita insieme al padre e condannata a dieci anni dell’indegnità nazionale. Un soggetto forte per il quale promette anche una potente interpretazione dell’attore.

Inoltre, Jean Dujardin ha appena reagito alla scomparsa di un suo coetaneo, il grande Michel Blanc, morto all’età di 72 anni a causa di un infarto.

Come tutto il cinema francese e più in generale la Francia, è profondamente toccato dalla scomparsa dell’attore e regista che ha fatto ridere quanto commosso il pubblico.

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