gravemente indebolita, la torre Saint-Nicolas a La Rochelle necessita di lavori d’urgenza

gravemente indebolita, la torre Saint-Nicolas a La Rochelle necessita di lavori d’urgenza
gravemente indebolita, la torre Saint-Nicolas a La Rochelle necessita di lavori d’urgenza
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Chiusa dal luglio 2024, la torre Saint-Nicolas a La Rochelle sarà sottoposta a lavori di consolidamento d’urgenza a marzo. I movimenti dell’edificio rivelano che esso si sta fessurando dal basso e “in più direzioni”.

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È il simbolo della città di La Rochelle: chiusa dallo scorso luglio, la torre Saint-Nicolas sarà oggetto “un’operazione di comfort di emergenza” e non dovrebbero riaprire al pubblico prima del 2030, come riportato da Sud Ouest nell’edizione del 25 gennaio. Gli ultimi rilevamenti dei fessurimetri posizionati sull’edificio non sono rassicuranti. Essi mostrano una maggiore fragilità dell’edificio, ora circondato da una palizzata in legno destinata a mettere in sicurezza il sito.

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La Torre Saint-Nicolas a La Rochelle presenta, sabato 25 gennaio 2025, significative crepe che si sono recentemente aggravate, richiedendo un intervento urgente a partire da marzo per consolidare l’edificio.

© Marc Millet – France Télévisions

“I disordini nella torre sono peggioratispiega Stéphanie Lhortolary, amministratrice del Centre des monuments nationaux. Questa operazione di rinforzo è obbligatoria prima dei lavori di emergenza. Avremo un anno di lavoro (…) e poi, intorno alla fine del 2026, avvieremo il progetto di restauro”.

Le crepe si sono allargate molto con una parte ormai molto degradata.

Stéphanie Lhortolary

Amministratore del Centro dei Monumenti Nazionali

Nel marzo 2024, il Centro per i Monumenti Storici ne aveva individuato il primo “movimento anomalo della torre nella sua inclinazione nord-est”. Ce “movimento più ampio del solito” è stato molto veloce “collegato alle alte maree dell’equinozio”. Poi, lo scorso luglio, quando un crack tester ha lanciato l’allarme, un’ispezione complessiva della torre ha rivelato che la parte appuntita, detta sperone, che già presentava danni, era in uno stato più preoccupante.
“In effetti il ​​disturbo era davvero peggioratocontinua Stéphanie Lhortolary. Le crepe si sono diffuse molto con una parte ormai molto degradata”nota.

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Le squadre incaricate di monitorare l’edificio avevano precedentemente pensato che la torre si stesse muovendo “monoliticamente”. Le loro osservazioni ora lo rivelano “la torre si muove in più direzioni”. Da un lato, “la parte nord-est inclina naturalmente”dall’altro, “lo sperone si inclina nel passo del porto”. “È come se la torre si aprisse in due, dal basso”spiega Stéphanie Lhortolary. L’urgenza oggi è quindi ripristinare “coerenza (…) e stabilità” all’edificio.




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A La Rochelle, la torre Saint-Nicolas, che segna l’ingresso al porto, sarà chiusa al pubblico almeno fino al 2030. Il monumento presenta diversi punti deboli che richiedono lavori di consolidamento prima ancora di prendere in considerazione un intervento di restauro. I lavori dovrebbero iniziare a marzo, per un costo di circa 5 milioni di euro. Rapporto di Damien Lefauconnier e Marc Millet.


©Televisori francesi

Dovremo far passare 12 km di cavi che saranno tenuti in posizione da telai metallici.

Stéphanie Lhortolary

Amministratore del Centro dei Monumenti Nazionali

I lavori da realizzare in via prioritaria si preannunciano consistenti e dovrebbero costare quasi cinque milioni di euro, “finanziato dal Ministero della Cultura”conferma Stéphanie Lhortolary. “Dobbiamo legare le parti superiori della torre, perché le parti superiori non si deformano come le parti inferiori. Devono essere legati.” Per quanto riguarda lo sperone indebolito e la torretta nord-ovest che tende anch’essa a staccarsi, “dovremo far passare dei tiranti all’interno della torre per collegare queste parti”. Successivamente sarà necessario stabilizzare il seminterrato. “Dovremo far passare 12 km di cavi che saranno sostenuti da telai metallici”.

In definitiva, queste operazioni di emergenza dovrebbero consentire di consolidare la torre ed evitare che si rompa in più pezzi.

Il progetto di risanamento di emergenza dovrebbe iniziare nel marzo 2025.

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