“Non sono un attore, sono un contadino”: Clément Faveau, autentico eroe del film “Vingt Dieux”

“Non sono un attore, sono un contadino”: Clément Faveau, autentico eroe del film “Vingt Dieux”
“Non sono un attore, sono un contadino”: Clément Faveau, autentico eroe del film “Vingt Dieux”
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Il primo film della regista Louise Courvoisier, “Vingt Dieux”, uscirà nelle sale questo mercoledì 11 dicembre.

Racconta la storia di un orfano perduto e amante delle feste che decide di iniziare a produrre il formaggio Comté.

Un film autentico nell’immagine del suo attore principale Clément Faveau, un giovane contadino diventato attore.

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LE MER 20H

Ha scambiato la tuta con una camicia bianca. Impiegato in un allevamento di polli, Clément Faveau è l’eroe di Venti deinelle sale questo mercoledì 11 dicembre. Ritratto divertente e poetico della gioventù rurale, il film presentato nella selezione dell’ultimo Festival di Cannes Un certo sguardo racconta la storia di Totone, figlio di un contadino smarrito che passa il tempo bevendo birre e frequentando le balere del Giura con il suo gruppo di amici.

Quando suo padre scompare improvvisamente, è costretto a farsi carico e trovare un modo per guadagnare soldi per prendersi cura della sua sorellina. Si propone quindi di realizzare il miglior Comté della regione, con il quale spera di vincere la medaglia d’oro al concorso agricolo e 30.000 euro.

Era con i suoi amici, appoggiato al muro. Mi sembrava che avesse un po’ d’aria da Totone!

Luisa Courvoisier

A 19 anni, nulla predestinava Clément Faveau a recitare nel film di Louise Courvoisier. Alla ricerca di attori dilettanti per il suo primo lungometraggio, si avvicina al giovane davanti al suo liceo agrario. “Stavo fumando una sigaretta con il mio ragazzo. Lei è venuta a trovarmi e mi ha detto: ‘Gireremo un film, il tuo profilo ci interessa’. Ma non ero interessato quindi gli ho detto di no!”ricorda il giovane.

“Era con i suoi amici, appoggiato al muro, mi sembrava che avesse un aspetto da Totone!”.ride Louise Courvoisier, anche lei originaria del Giura e residente nella fattoria di famiglia. Dopo brillanti studi cinematografici, i produttori gli hanno chiesto di dirigere il suo primo lungometraggio. Sceglie quindi di scrivere dei suoi vicini. “Mi sono reso conto che queste erano persone dimenticate e che nessuno le conosceva davvero. Erano molto poco rappresentate”ammette il regista trentenne.

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E ha fatto bene, dato che il film ha già ricevuto numerosi premi come il Premio della Gioventù al Festival di Cannes, il Valois de Diamant al Festival di Angoulême o, più recentemente, il Premio Jean Vigo 2024. L’attrice Maïwène Barthelemy è stata addirittura nominata per un Cesare. Quanto a Clément Faveau, non molto a suo agio con i brillantini, ha rifiutato questo onore. “Non sono un attore, sono un contadino!”si giustifica il giovane. Se non chiude nessuna porta, crede che per il momento la sua felicità sia nel prato.


Rania HOBALLAH | Relazione: Sophie de Vaissière, Caroline Blanquart

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