Rupert Grint, noto per il suo iconico ruolo di Ron Weasley nella saga di Harry Potter, dovrà pagare una rettifica fiscale di quasi 2 milioni di franchi. La decisione pone fine a una controversia legale durata anni tra l’attore e le autorità fiscali britanniche.
Nel 2019 Grint è stata condannata a pagare 1,9 milioni di franchi dopo una verifica fiscale effettuata dal Dipartimento delle entrate e delle dogane del Regno Unito. All’origine di questa sanzione: un’errata dichiarazione dei redditi per l’anno finanziario 2011-2012. Questi ricavi, che ammontano a circa 5 milioni di franchi e provengono principalmente dai residui dei film di Harry Potter (vendita di DVD, diritti televisivi e altre fonti), erano stati erroneamente contabilizzati come «immobilizzazioni». Questo trattamento fiscale meno costoso è stato ritenuto inappropriato dai tribunali.
Il 3 dicembre il giudice Harriet Morgan ha stabilito che questi fondi dovessero essere considerati “reddito imponibile”, ritenendo che la loro origine fosse direttamente collegata alle attività professionali di Rupert Grint.
Rupert Grint, che grazie al franchise di Harry Potter ha accumulato un patrimonio stimato in circa 29 milioni di franchi, ha confidato nel 2018 di prestare poca attenzione alle sue finanze personali. “Non so nemmeno quanto ho, non potrei nemmeno indovinarlo”, ha detto a Radio Times. L’attore ha spiegato che il denaro, sebbene apprezzabile, non era per lui fonte di motivazione.
