È una prima volta per entrambi: le stelle dell’Opera di Parigi Guillaume Diop e Valentine Colasante ballano, come solisti, il balletto “Paquita”, una “sfida tecnica” che è l’occasione per un omaggio al suo ultimo coreografo, Pierre Lacotte, morto nel 2023.
“È sempre bello interpretare ruoli in coppia.” “Io scopro il balletto attraverso gli occhi di Valentine, e anche lei lo scopre attraverso i miei occhi”, si entusiasma Guillaume Diop, incontrato dall’AFP durante una prova, prima della prima.
L’evento avrebbe dovuto svolgersi giovedì e fino al 4 gennaio, ma è stato annullato all’ultimo minuto “a causa dell’interruzione del lavoro dei ballerini”, ha annunciato in serata l’Opera Nazionale di Parigi.
“Paquita” è ambientato nell’Aragona durante l’occupazione napoleonica: l’eroina, accolta dagli zingari, si rivela, dopo tante peripezie, una giovane ragazza di nobile famiglia, che le permetterà di sposare un aristocratico ufficiale francese, Lucien d «Hervilly.
«È un balletto che rappresenta una vera sfida tecnica, richiede molto rigore, virtuosismo, lavoro», spiega il primo ballerino nero della compagnia, 24 anni, che il grande pubblico ha potuto riconoscere su un tetto di Parigi durante l’inaugurazione cerimonia dei Giochi Olimpici il 26 luglio.
“È un omaggio allo stile francese con tutto ciò che c’è di più rigoroso nella tecnica richiesta”, giudica Valentine Colasante, 35 anni, nominata star nel 2018. Dice di identificarsi “facilmente” con il personaggio di Paquita, “un’eroina certamente romantica” ma anche “molto determinato”, che “può assolutamente parlare al nostro tempo”.
La versione presentata è stata adattata e coreografata nel 2001 per l’Opera di Parigi dal francese Pierre Lacotte (1932-2023), sulla base delle versioni di Mazilier (1846) e Petipa (1881). Grande amante del periodo romantico, Lacotte dedicò la sua vita alla ricostruzione dei balletti ottocenteschi sui più grandi palcoscenici del mondo.
Uno stile che qui si traduce con “leggerezza, tanti salti, piccoli tamburi (le gambe che battono durante il salto, ndr), un busto un po’ inclinato in avanti”, sottolinea l’ex ballerina stella Agnès Letestu, ripetitrice del duo di solisti per questo balletto.
Una delle particolarità di questo balletto: pone grande enfasi sulla pantomima, genere che richiede grande senso teatrale da parte degli interpreti.
Per Guillaume Diop, “bisogna saper gestire l’equilibrio, riuscire a rendere leggibile la storia senza dare l’impressione di fare troppo e senza rendere la cosa caricaturale. Un equilibrio che non è sempre facile da trovare” sul grande palco del Opéra Bastille, dove questo balletto viene ballato per la prima volta.
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