“Mi è sempre mancato, trovo, umanità o umanità nella mia carriera”: per rimediare, il campione francese Alain Prost, soprannominato “il Professore” in Formula 1, ripercorre la sua carriera in una serie di documentari trasmessa da domenica su Canal+ .
“Per modestia, anche per coscienza professionale (e) per difficoltà, perché non sempre era evidente con i media, nessuno conosce la mia vita né la mia infanzia”, ha spiegato il quattro volte campione del mondo durante la presentazione di lunedì. di questa serie in 6 episodi da 26 minuti.
“Ho voluto raccontare questa storia al di fuori di certi episodi sportivi”, aggiunge Alain Prost, 69 anni. “Per quello? Perché se c’è una parte della mia vita di cui sono più orgoglioso, è l’inizio.
Tra immagini d’archivio e testimonianze del pilota, dei suoi parenti e dei giornalisti, “Prost” inizia nella sua infanzia, tra una solare nonna sopravvissuta al genocidio armeno e un fratello maggiore gravemente malato. La scoperta, casuale, del kart sarà una svolta per l’adolescente appassionato di calcio. Poi arriva la carriera sportiva, fino alla F1, premiata con quattro titoli mondiali (1985, 1986, 1989 e 1993) e 51 vittorie in Gran Premi.
Il suo culmine fu, senza dubbio, una delle più grandi rivalità nella storia di questo sport, con Ayrton Senna. Un episodio che Alain Prost definisce “meraviglioso” e “incredibile”, ma a volte “complicato da convivere” perché è una “specie di riduzione della mia vita” che non passiamo giorno senza ricordarglielo.
Una rivalità al centro, peraltro, di un’altra serie, questa volta romanzata: “Senna”, su Netflix, che ripercorre la carriera del brasiliano, morto correndo nel 1994.