Il resto dopo l’annuncio
Sabato 30 novembre 2024 Philippe Bouvard è stato sotto i riflettori a Cannes, al Théâtre de la Croisette. L’ex presentatore emblematico di Grandi teste è venuto a presentare in anteprima un documentario dal titolo Le 1001 vite di Philippe Bouvarddi Fabrice Gardel, che sarà trasmesso a gennaio su Paris Première. È apparso sul palco su una sedia a rotelle. Per l’occasione Laurent Marsick lo ha contattato per il suo show Lasciati tentare (RTL) per avere notizie.
Philippe Bouvard “un po’ tenero”
Com’era prevedibile, il conduttore ha subito chiesto a Philippe Bouvard come si sentisse. “Ascoltare, come si può fare quando si entra nel 96° anno. Sono un po’ tenero“, ha risposto il suo ospite. Ha poi parlato del suo documentario Le 1001 vite di Philippe Bouvard che ne ripercorre il viaggio. La figura emblematica del giornalismo ricorda di aver fatto tutti i lavori. “Quindi queste sono vite professionali diverse, ogni volta c’era un aspetto diverso“, ha aggiunto.
Philippe Bouvard ha poi confidato che doveva “auguro qualche anno ancora tranquillo, con la famiglia e lontano da tutti i convegniAnni di lontananza dal lavoro perché, ricordiamolo, si era posto l’obiettivo di andare in pensione il 1° gennaio 2025.C’è una tentazione, che non è una tentazione di pigrizia, ma una tentazione di cronaca, ed è quella di andare fino al 1° gennaio, non sarà abbastanza grave, e poi ascoltare gli altri e fare silenzio“, scriveva lo scorso giugno nella sua rubrica domenicale in VSD.
Il suo stato di salute era preoccupante
Lo scorso ottobre il suo stato di salute destava preoccupazione. In domanda? Il fatto che Philippe Bouvard non abbia potuto scrivere la sua rubrica. “Il nostro amico Philippe Bouvard, un po’ stanco – il 6 dicembre deve festeggiare il suo 96esimo compleanno -, non ha potuto regalarci la sua rubrica“, hanno scritto i media. E hanno aggiunto che si trattava di un “primo in oltre 70 anni di carriera“. Pochi giorni dopo, un parente ha detto a VSD di essere stato sottoposto a un intervento chirurgico che richiedeva l’anestesia. “L’operazione è andata molto bene. Ha tollerato bene l’anestesia. Si è svegliato bene. Ha lasciato il servizio all’inizio della settimana e ora riposa in una struttura adeguata. Dovrebbe rimanere in convalescenza per circa tre settimane. Ovviamente tutto dipende non è più un segreto, non è più un giovanotto.“, è stato detto ai media.