Il sette volte campione del mondo di Formula 1 Michael Schumacher non si vede in pubblico dal 2013. È stato infatti una vittima di un terribile incidente sugli sci che lo ha lasciato gravemente disabile. Il tedesco ora ha bisogno di cure 24 ore su 24. La moglie della star, Corinna, protegge ferocemente la privacy di suo marito e gestisce tutte le sue cure mediche.
È appena stato svelato un presunto ricatto volto a estorcere 15 milioni di euro. Un’ex guardia del corpo della leggenda della F1 ha infatti minacciato pubblicare foto molto personali sul web oscuro. Dopo l’incidente è rimasto il mistero sullo stato di salute dell’ex pilota. Persistono molte voci e la mancanza di comunicazione alimenta solo la curiosità.
Il complotto ordito dalla guardia del corpo di Michael Schumacher
La guardia del corpo della star, Markus Fritsche, era stata reclutata 18 mesi prima dell’incidente sugli sci. È stato uno degli uomini che Corinna Schumacher ha portato nella cerchia di fiducia della famiglia. Era lì per aiutare a prendersi cura dell’ex pilota di Formula 1. Per otto anni il clan Schumacher non ha avuto dubbi sulla lealtà di quest’uomo di 53 anni. Gli è stato concesso un accesso unico a tutti gli aspetti più intimi delle procedure mediche del pilota. Ma quando Markus Fritsche ha saputo che verrà licenziato. Ha organizzato il ricatto per vendicarsi di questa decisione che considerava ingiusta.
Secondo l’accusa Markus Fritsche ha reclutato il suo amico di lunga data Yilmaz Tozturkan e suo figlio, un esperto informatico. Avrebbero dovuto aiutarlo a estorcere una somma enorme alla famiglia che lo aveva assunto. Al centro di questa cospirazione c’erano non meno di 1.500 immagini e 200 video di Michael Schumacher. Anche lui aveva accesso a numerose cartelle cliniche. Tutti questi file ultra-sensibili erano contenuti su quattro chiavi USB e due dischi rigidi.
I tre uomini in attesa di processo
I tre uomini sarebbero poi entrati in contatto con la famiglia Schumacher. Li avrebbero minacciati per distribuire questi file sul dark web se non hanno ricevuto un riscatto pari a 15 milioni di euro. La mattina del 3 giugno, Yilmaz Tozturkan ha quindi chiamato la famiglia per dire che era in possesso di foto e video. Suo figlio avrebbe poi inviato quattro immagini alla residenza di Schumacher l’11 giugno e lo avrebbe riferito alla famiglia che aveva “un mese” per trovare i 15 milioni di euro.
Lo scambio doveva avvenire nell’ufficio dell’avvocato della famiglia Schumacher. Una settimana dopo, il 19 giugno, Tozturkan e suo figlio furono finalmente arrestati dalla polizia tedesca dopo essere stati posti sotto sorveglianza. Fritche e Tozturkan sono accusati di estorsione, mentre il figlio del secondo è accusato di complicità nell’estorsione. Lo sostengono i pubblici ministeri una condanna ad almeno quattro anni di reclusione. Ma a causa dell’importo richiesto, se condannati potrebbero dover affrontare condanne più lunghe.