L’attore britannico, che da anni si oppone ad una richiesta del fisco, dovrà finalmente pagare la somma richiesta.
Ha deciso la giustizia britannica: Rupert Grint, l’interprete di Ron nella saga Harry Potterdovrà pagare 1,8 milioni di sterline di tasse, ovvero più di 2,1 milioni di euro. Questa è la conclusione di una controversia legale tra l’attore 36enne e l’HM Revenue and Customs, un dipartimento del governo britannico responsabile della riscossione di alcune tasse.
Come riportato da Sky News, questa battaglia legale si basava su una somma di 4,5 milioni di sterline ricevuta da Rupert Grint durante l’anno fiscale 2011-2012. Pagato da una società che gestiva i suoi affari, è stato presentato dall’attore come una “immobilizzazione”.
L’HM Revenue and Customs, al contrario, lo considerava un reddito e ne richiedeva l’imposta. Dopo un’indagine, il dipartimento ha chiesto all’attore 1,8 milioni di sterline di tasse nel 2019. Gli avvocati di quest’ultimo hanno presentato ricorso contro questa decisione a un tribunale di Londra nel 2022. Un ricorso respinto questa settimana sulla base del fatto che questa somma era effettivamente “imponibile come reddito”.
Stella della saga
Rupert Grint è diventato uno dei ragazzi più famosi al mondo nel 2001, all’età di 12 anni, quando è uscito il primo film Harry Potter adattato dalla saga letteraria di JK Rowling. Ha interpretato il migliore amico del famoso mago nei sette lungometraggi successivi.
Dal 2011, anno in cui è uscita la parte finale, ha continuato la sua carriera di attore. L’abbiamo visto al cinema nel film Bussa alla cabinadi M. Night Shyamalan, oltre che in televisione nella serie Nota malata O Servo.