L’attrice Judith Godrèche, che accusa Jacques Doillon di violenza sessuale, rivela di essere incriminata per diffamazione dopo una denuncia di quest’ultimo.
“È divertente come alla fine non sia divertente.” Sul suo account Instagram, l’attrice Judith Godrèche rivela di aver ricevuto, questo martedì 19 novembre, un “avviso di incriminazione preventiva in seguito alla denuncia di Jacques Doillon”, che accusa di violenza sessuale quando era minorenne.
“Quando piangi in casa dopo aver ricevuto un atto di accusa per diffamazione legato alla denuncia sporta dal tuo aggressore”, esordisce in una storia su Instagram, scrivendo “che l’avvocato di Jacques Doillon ha messo qualcuno a vigilare [s]su Instagram” e da allora ha “inviato” “avvertimenti” al suo avvocato.
In un’altra pubblicazione sullo stesso social network, Judith Godrèche aveva accusato il regista di “filmare con bambini (…) con i quali va a letto”. Cosa che gli è valsa una denuncia per diffamazione, depositata nel febbraio 2024.
“Non ho contato il numero delle denunce per stupro e violenza sessuale presentate contro Jacques Doillon. So che la mia è prescritta. Ma la sua denuncia per diffamazione no. L’accusa, in questo caso, è automatica. Ma comunque… “, sottolinea Judith Godrèche questo martedì su Instagram.
In Francia, le denunce per diffamazione danno luogo a rinvii a giudizio automatici, cosa che non avviene per altri procedimenti penali.
“Si paragonava a un maiale”
All’inizio dell’anno, l’attrice Judith Godrèche ha presentato una denuncia per stupro su una minorenne di 15 anni contro i registi Benoît Jacquot e Jacques Doillon. Contro quest’ultima denuncia le violenze sessuali commesse sul set del film La ragazza di 15 annipubblicato nel 1989.
Sempre su Instagram, racconta: “Quando ho ricevuto questo documento, ho pensato alla lettera che lui (Jacques Doillon, ndr) mi aveva inviato ai miei genitori. In cui si paragonava a un maiale. Un maiale geloso di Benoît Jacquot Avevo 15 anni, quindi quella è stata l’ultima volta che mi ha scritto e ho passato una vita a dipingere la stanza di rosa, una stanza in cui nessuno viene denunciato per diffamazione. perché nessuno sporge denuncia per stupro.”
“Ecco fatto, questa vita rosea è diversa dalla vita che vivo io, ma almeno la mia vita oggi dice la verità”, conclude.
Fin dal suo primo discorso pubblico, Judith Godrèche è diventata uno dei volti della lotta contro la violenza sessista e sessuale, soprattutto nel cinema.
“Ero sua moglie bambina”: Judith Godrèche di fronte all’influenza del regista Benoît Jacquot
Sotto la sua guida, nel maggio 2024 è stata creata una commissione d’inchiesta sugli “abusi sessuali e la violenza commessi nel cinema, nell’audiovisivo, nella moda, nello spettacolo dal vivo e nella pubblicità”. Una commissione d’inchiesta sciolta, come l’Assemblea nazionale, da Emmanuel Macron il 9 giugno 2024.
Lucia Vallese Giornalista BFMTV