“Vuole rompermi le vertebre cervicali”: Olivier Ménard (L’Équipe) parla del suo attacco e del suo ritorno in aria

“Vuole rompermi le vertebre cervicali”: Olivier Ménard (L’Équipe) parla del suo attacco e del suo ritorno in aria
“Vuole rompermi le vertebre cervicali”: Olivier Ménard (L’Équipe) parla del suo attacco e del suo ritorno in aria
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Il 10 giugno, gli spettatori del canale L’Équipe hanno avuto una piccola sorpresa durante la visione La squadra della sera, il programma notturno di punta del canale specializzato in sport. Olivier Ménard, presentatore di punta dal 2008, non era in onda per condurre i dibattiti. Purtroppo il giornalista 53enne è stato duramente picchiato nella sua casa di Issy-les-Moulineaux e ha dovuto lasciare le onde radio per un periodo indefinito. Da allora, l’uomo della televisione non è ancora tornato, ma il suo ritorno è imminente poiché 10 giorni dopo il suo attacco, riprenderà il suo posto questo giovedì 20 giugno alla testa del suo talk show in seconda serata.

Un ritorno che probabilmente farà piacere ai telespettatori, così come al principale interessato, che ha accettato di raccontare la sua disavventura per il giornale Il gruppo. “Non ho mai avuto ripercussioni psicologiche, quello che chiamiamo shock post-traumatico. Fisicamente ne ho dolore al ginocchio e dubbio sui legamenti chi potrebbe essersi trasferito. Non ho rotto nulla, questo è l’importante.”rassicura Olivier Ménard, prima di dire di più sull’attacco di cui è stato bersaglio: “Dopo aver fatto la spesa, arrivo davanti al mio palazzo, inserisco il codice del mio primo codice digitale, entro nell’atrio e non tocco la porta che si chiude da sola. Vado al secondo codice digitale e lì, Sento un’ombra correre verso di me e incatenarmi a destra e a sinistra in faccia.”

Un attacco sotto forma di malinteso?

Un attacco del tutto gratuito contro il giornalista, confuso in passato con Xavier Dupont de Ligonnès, che non capiva nulla di quello che gli stava accadendo. “Poi cadiamo a terra e c’è lo choc. Mi dico: ‘Mi stanno attaccando, è strano. Difendetevi!’ (…) Comincio a parare i suoi colpi e di parlargli: ‘Ma tu chi sei? Non ti conosco’. Finalmente qualcosa del genere nei miei ricordi. D’altronde ricordo benissimo di avergli detto continuando a dibattersi: ‘Ma tu sei pazzo!’. E poi mi risponde: ‘No, non sono pazzo, hai parlato male a mia madre o di mia madre‘. Una delle due espressioni…”ricorda Olivier Ménard ai nostri colleghi.

Un attacco di rara violenza, come confida il giornalista sportivo. Il mio aggressore voleva uccidermi. Ad un certo punto mi passa un po’ dietro e vuole ghigliottinarmi, spezzarmi le vertebre cervicali. Lì fare sport tutti i giorni mi ha aiutato molto. Riesco a controllare la sua forza, a contrastarlo”ricorda Olivier Ménard.

Olivier Ménard commosso dai tanti messaggi di sostegno

Scosso dall’aggressione del collega, Giovanni Castaldi ha inviato un messaggio commovente in diretta televisiva a Olivier Ménard, molto toccato dalle numerose prove di affetto nei suoi confronti. Ho ricevuto 500 SMS, non li avevo mai visti! E siccome sono un rottame digitale, mi sono stati segnalati 34 messaggi ma non sono riuscito a leggerli… Sono scomparsi. Non leggo i social ma mi sono state inviate le varie testimonianze. E, per strada, spontaneamente, la gente si fermava per sostenermi.”concluse commosso.

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