Il presidente del Raggruppamento Nazionale (RN) ha mostrato il suo fastidio per le continue domande sugli archivi di Jean-Marie Le Pen.
Una domanda che Jordan Bardella difficilmente apprezza, eppure è quella che i giornalisti gli rivolgono regolarmente in televisione: “Jean-Marie Le Pen, fondatore del Fronte Nazionale, è antisemita?”. Questo sabato, 16 novembre, tocca ad Aurélie Casse interrogare l'uomo che è alla guida del Rally Nazionale dal 2021.
“L’ho detto. Jean-Marie Le Pen ha ovviamente fatto commenti antisemiti. Per questo venne condannato e per questo fu escluso dal Fronte Nazionale.il politico 29enne comincia già a infastidirsi. Il giornalista e conduttore del talk show “C l’hebdo” insiste: “Non è la stessa cosa da dire “Jean-Marie Le Pen è antisemita” et “ha fatto commenti antisemiti”vedi che c'è una sfumatura”.
“Mi scusi signora per non voler gravare su una persona che ha 96 anni, che mentre parliamo è malata e che ha lasciato la vita politica dieci anni fa”risponde Giordano Bardella. “Jean-Marie Le Pen è il padre di Marine Le Pen. Sapete quanto devo a Marine Le Pen e penso che tutti i francesi che ci guardano siano ben consapevoli del debito che ho nei confronti di Marine Le Pen.aggiunge. “Probabilmente non avrei aderito al Fronte nazionale di Jean-Marie Le Pen, ma mi spiace di non voler utilizzare costantemente il mio tempo di parola per parlare di Jean-Marie Le Pen”conclude Giordano Bardella.
Il politico in quanto presidente del suo partito è più che mai sotto i riflettori. Marine Le Pen rischia infatti cinque anni di ineleggibilità e potrebbe non candidarsi alle prossime elezioni presidenziali. La Procura ha inoltre chiesto una multa di 300.000 euro per il deputato del Rassemblement National (RN) del Pas-de-Calais, cinque anni di carcere, di cui due anni modificabili nel cosiddetto processo contro gli “assistenti parlamentari europei del FN”.
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