Oltre alla trasmissione delle 13:00 di France 2, Giuliano Bugier ha recentemente annunciato il lancio di una nuova rivista di prodotti di consumo. Un progetto che richiede un sacrificio: il giornalista 43enne si arrende La serata continuaprogramma in onda nella seconda parte della serata. Allo stesso tempo, il marito di Claire Fournier, anche lui giornalista, ha pubblicato un'opera intitolata 100 idee per spendere meno e vivere megliopubblicato da First. Tanti i nuovi progetti di cui parla nelle interviste.
Al microfono di Thomas Isle sulle onde radio di Europe 1, Julian Bugier condivide la sua visione della professione di giornalista e coglie l'occasione per tornare a Un'idea per la Franciauna rubrica diretta dalla sua collaboratrice Valérie Heurtel e creata ogni lunedì e giovedì durante il telegiornale di France 2. L'obiettivo è quello di mettere in risalto le iniziative locali che rispondono a questioni condivise da tutti. E il minimo che possiamo dire è che questo padre di due figli e il suo team ricevono solo feedback positivi. Abbastanza per rafforzare il facilitatore nella sua idea di professione. “Quello che mi piace è la curiosità, gli incontri, gli scambi. Mi piace la diversità dei nostri mondi. La professione del giornalista ti permette di entrare in mondi. Io ho sempre detto – ed è una convinzione che ho – che mi piace fare questo lavoro attraverso le riunioni“, dichiara.
Julian Bugier, dalla campagna del Loir-et-Cher al tumulto di Parigi
E evocare la sua infanzia come raramente, lontano dal tumulto parigino che conosce oggi. Perché, ricordiamolo, è nato a Blois, a 187 chilometri dalla capitale. “Sono cresciuto in campagna, vengo da un ambiente dove un soldo è un soldo, dove si presta attenzione ai soldidichiara Julian Bugier. E voglio sottolineare questa Francia, che raramente vediamo in onda e alla radio.“Non è la prima volta che parla di questi anni”ammaccato” dal divorzio dei suoi genitori. Lo scorso maggio, con La Tribuna della DomenicaJulian Bugier ha raccontato la sua infanzia nel Loir-et-Cher con “una madre molto presente, un padre estroso ma torturato“, che era anche giornalista, ma nella stampa scritta. La passione per la professione, di padre in figlio… Forse Lucien (nato nel 2011) e Gabrielle (nata nel 2013) seguiranno a loro volta le orme dei loro papà famoso.