Samuel Le Bihan lo troverete questo martedì sera su “France 3” in un nuovo episodio della serie “Alex Hugo”. L’occasione per interessarsi all’attore, in particolare ai suoi commenti sulla figlia Angia, che soffre di autismo.
Samuel Le Bihan, che potrete trovare martedì 12 novembre alle 21:05 su France 3 in una nuova puntata diAlex Ugo intitolato Quelli coinvoltiha preso una decisione importante riguardo alla figlia Angia, affetta da autismo. “È finita, non parlo più di lei. Sta entrando nell’adolescenza, è ora che la lasci in pace. Se un giorno vorrà parlare apertamente, lo farà, ma non spetta più a me farlo.“, ha confidato recentemente alle colonne di Rivista televisiva.
Una scelta di cui ha già parlato alle squadre di Telepro poco prima parlando più in generale di tutti i suoi figli (ne ha tre): “Li lasceremo soli. Non voglio più parlarne. Ho parlato di mia figlia per promuovere la causa dell’autismo. Ho fatto un contratto con mia figlia in cui parlavamo di lei ma è una lotta che porto avanti. Ora dobbiamo lasciarla crescere in pace.“
Come promemoria, Samuel Le Bihan ha co-creato alcuni anni fa Servizio info autismo (0800 71 40 40), piattaforma di ascolto e consulenza a tutto tondo. “Abbiamo aiutato 40.000 persone. Non è niente! Ce n’era bisogno, noi l’abbiamo individuato” ha recentemente sottolineato sul set di C per te. Ed è stato nominato Cavaliere della Legion d’Onore lo scorso aprile, con l’obiettivo di premiarlo per questo impegno.
Samuel Le Bihan, sua figlia Angia ha fatto molti progressi
Tutto questo ovviamente lo ha fatto per la figlia, della quale ha dato notizie rassicuranti Stella televisiva a marzo: “Angia si è evoluta enormemente. Entra nell’adolescenza, ha delle amicheè accompagnato a scuola da una persona di sostegno per studenti con disabilità (AESH). Ha fatto progressi incredibili ma richiede molta volontà e risorse. Non tutti sono fortunati come me.“
Ricordiamo infine che Samuel Le Bihan è apparso recentemente in un film televisivo trasmesso su France 2 e intitolato Solo. Ha investito molto in questo progetto, la cui storia è quella del navigatore Yves Parlier, che ha corso rischi spericolati durante la Vendée Globe 2000-2001.
Articolo originale su Purepeople