Venerdì 8 novembre 2024 la sala del centro culturale La Verrière a Chef-Boutonne si è animata di un’emozione insolita. Una cinquantina di persone sono accorse per il battesimo del cinema, che ora porta il nome di Laurent Cantet, regista della città.
L’équipe dell’associazione Ciné-Chef aveva organizzato un omaggio al regista scomparso ad aprile e maggio, ma aveva promesso di programmare un evento più importante durante il festival autunnale. Ed è stato all’unanimità che il comune ha accettato che questa stanza portasse il nome di Laurent Cantet.
Danièle Lampert, presidente del Ciné-Chef, ha ringraziato i presenti e in particolare la moglie, il padre e il fratello di Laurent che, per amicizia, hanno accettato di unirsi a questo momento.
“È con grande emozione che siamo qui questa sera” ha dichiarato Fabrice Michelet, sindaco di Chef-Boutonne. “Intitolare la sala di spettacolo Laurent-Cantet significa onorare un percorso di vita, un riconoscimento al suo lavoro e soprattutto al suo attaccamento alla nostra città, al nostro territorio. Non c’era posto migliore di questo per rendergli omaggio. »
“Chef-Boutonne ha una cultura cinematografica”ha ricordato Danièle Lampert citando Jean Charruyer, direttore di Padre JallaisJacques Richard, regista di numerosi lungometraggi e infine il collegio François-Truffaut, battezzato nel 1988 alla presenza di Laurent Cantet.
Dalla “Guerra dei Bottoni” alla Palma d’Oro
È fin dall’infanzia che Laurent Cantet deve il suo amore per il cinema a suo padre che organizzava sessioni di film in 16mm nella sua classe. Successivamente tornava regolarmente in questa sala, che oggi porta il suo nome, per scoprire film leggendari come Crine di cavallo bianco O La guerra dei bottoni. Ed è in tutta amicizia che è venuto a presentare i suoi nove film in anteprima allo Chef-Boutonne ma anche al Moulin du Roc di Niort.
Anche Jacques Morel, specialista di cinema del Moulin du Roc, ha accettato l’invito di Ciné-Chef. Ha ricordato che il cinema di Laurent Cantet lo era “politico ma non politico” : “Ha raffigurato gruppi di giovani, persone stravaganti che si incontrano, che litigano e che parlano. Laurent è il regista che ha avuto più ingressi al Moulin du Roc: 15.413 di cui 6.500 per il film Tra le pareti che vinse la Palma d’Oro a Cannes nel 2008.
La serata si è conclusa con la proiezione del film Risorse umaneapplaudito dai cento spettatori presenti e che illustra “un cinema di rivolta, un cinema di dolcezza, un cinema umanista”, come lo descrive il suo amico giornalista Didier Péron.