Nel programma “Beau geste”, in onda domenica su France 2, ha parlato per la prima volta dallo scoppio dello scandalo attorno alla creatrice di Emmaüs.
“Penso già alle vittime, ci sono 25 testimonianze ed è terribile. Ovviamente proviamo un grande tradimento, una grande tristezza”, ammette Benjamin Lavernhe. Prima di continuare “Cerco parole, ma è difficile trovarle. Paura, perché da qualche parte era un amico. » L’attore non ha mai incontrato il prete ma secondo lui, interpretando il suo ruolo, ha avuto “l’impressione di averlo conosciuto un po’”.
“Ci vorrà tempo per recuperare”
“Come poteva comportarsi così male questo ragazzo che ha fatto così tante cose straordinarie? E oltre! La dualità dell’essere umano, l’ambivalenza, è sempre uno shock”, anche l’attore ha perso la pazienza, spiegando che l’intera troupe cinematografica è “devastata”. “Dire a noi stessi che ci siamo persi e che non l’abbiamo visto, beh, questa è la cosa più terribile. Quindi sì, ci vorrà del tempo per riprendersi”, aggiunge.
Figura iconica e fondatore di Emmaüs, l’abate Pierre, il cui vero nome è Henri Grouès, è da luglio oggetto di una serie di testimonianze di donne sulle violenze sessuali commesse tra gli anni ’50 e gli anni 2000, e per alcune delle quali potrebbero equivalere a stupro o prendere di mira i minori.