Sono passati quasi 20 anni da quando ha appeso al chiodo il camice da medico per indossare quello da regista, scambiando i suoi pazienti con personaggi. Passando da una “professione seria” all’altra, per prendere a prestito il titolo del suo ultimo Film, Thomas Lilti ha tuttavia conservato la stessa attenzione all’umanità, la stessa capacità di affrontare la realtà, aggiungendo però un senso di romanticismo che lo contraddistingue.
Dal suo primo lungometraggio, Bendato (2007), il suo ultimo, Un lavoro serio (2023), attraverso le sue serie Ippocrateha tessuto una filmografia sensibile, con una forte dimensione sociale, che confida nel potere della finzione. La terza stagione diIppocrate non discostarti da esso. Dopo tre anni di attesa, l’essenziale serie medica francese torna sui nostri schermi per raccontarci il seguito delle avventure dell’ospedale di Poincaré, che non è certo alla fine dei suoi guai… Ma è con gioia che il regista riprende ci racconta dietro le quinte della serie e ci fa incontrare la sua troupe, lui che così spesso filma in collettivo.
In programma per la sua carta bianca:
La Musica, con l’autore, il compositore e l’esecutore Gionata Moralileader del gruppo Syd Matters, ma anche compositore di musica da film, al quale dobbiamo quello di Un lavoro serio di Thomas Lilti. Ci raccontano di questa collaborazione, prima che subentri Jonathan Morali Musica dal vivo con il suo gruppo.
Ma anche il cinema, ovviamente, e più in particolare le serie Ippocratecon due suoi interpreti, Alice Belaïdi et Karim Leklou.
Tanto da farci poi voler interessare all’arte del casting, oltre che alla formazione degli attori Giulia Navarroregista e direttore del casting, in particolare in tutti i film e le serie di Thomas Lilti; ma anche Ludivine Sagnierattrice, responsabile della formazione degli attori presso la scuola di Kourtrajmé.
E quale modo migliore per illustrare l’arte dell’interpretazione se non una lettura? È Ludivine Sagnier a dimostrarcelo nel corso di a Parole in direttacon un estratto da uno dei romanzi di Boris Akunin, che Thomas Lilti sogna di adattare.
“Con Ippocrate ho l’impressione di fare medicina tanto quanto cinema”
La magia del cinema ha funzionato per Thomas Lilti, come tanti altri prima di lui, con un certo François Truffaut: “Come molti giovani che amano il cinema, questo amore in Francia passa attraverso la Nouvelle Vague, François Truffaut e quindi Antoine Doinel, con il quale esiste tutto un processo di identificazione”. È stato anche Claude Jade, alias Christine Darbon nella saga di Doinel, a incoraggiarla ad avvicinarsi al cinema quando la conobbe durante il terzo anno di medicina. Il suo desiderio è nato: “Ogni anno sembra portarmi sempre più lontano dalla medicina e più vicino al cinema.” È stata però un’operazione difficile riuscire a unire le sue due passioni apparentemente lontane. Tuttavia, è assumendone l’impermeabilità che capisce di poter servire più sinceramente le sue intenzioni cinematografiche. Il futuro gli darà ragione. Il suo primo film Ippocrate (2014) è un vero successo. Da questa prima esperienza dietro la macchina da presa ha imparato una lezione potente: “Sta diventando uno, il che darà significato alla drammaturgia.“
“Non sono un amante della musica”
Come scegliere la musica per un film? A chi devo rivolgermi per comporre musica personalizzata? Sono domande che muovono ogni regista, e in particolare Thomas Lilti per il quale”la questione della musica è centralePur non essendo un amante della musica, ha scoperto la musica di un certo Jonathan Morali, leader del gruppo Syd Matters, grazie al videogioco La vita è strana (2015), per il quale ha scritto la colonna sonora. Era ovvio che Thomas Lilti gli avesse chiesto di produrre la musica originale per il suo ultimo film, Un lavoro serio (2023). Jonathan Morali non è stato il suo primo tentativo in questo esercizio, poiché in precedenza aveva composto la musica per diversi film francesi (Gli adottati di Mélanie Laurent, Mobiusdi Eric Rochant…). Se dopo alcuni anni di formazione canora si è avvicinato alla musica da film, è a causa di uno spiccato gusto per la musica strumentale. Thomas Lilti, che collabora anche con Love Entertainment alla serie Ippocratesaluta chi riesce a vestire musicalmente un film: “È molto difficile per un regista mettere le sue parole in musica.“
“Sul set ho un lato da scienziato pazzo”
“La cosa bella di una serie è che non immaginiamo di vivere un’avventura così lunga”. E non a caso, con la sua troupe di tecnici e attori, Thomas Lilti ha già firmato tre stagioni della serie Ippocrate. La prima volta che ha incontrato Alice Belaïdi per il ruolo di Alyson Lévêque, dopo qualche tentativo si è sentito ovvio. Vicina al suo personaggio in certi punti, meno in altri, l’attrice ha comunque saputo abbracciare la sua evoluzione nel corso degli anni. Karim Leklou, a cui Thomas Lilti aveva pensato scrivendo la prima stagione, riconosce una certa emulazione sul set del film: “Su Ippocrate c’è una cosa molto bella, è che non vedo il tempo della scena. Non è come il tempo dell’efficienza ma piuttosto come il tempo della vera ricerca. “Entrambi riconoscono le qualità registiche di Thomas Lilti, un regista che trasmette le sue esigenze e il suo investimento. Perfezionista, Thomas Lilti? Un po’ insolito, anche. Lo dice lui stesso: “Sul set ho un lato da scienziato pazzo.” Uno scienziato pazzo che riesce a creare emulazione e a costruire un vero spirito di squadra.
“L’emergenza è terribile”
È anche lo spirito politico e sociale che Karim Leklou considera importante nel processo di creazione della serie. L’intera squadra si sentiva come se stesse andando in un vero ospedale mentre andava al lavoro. Ovviamente questa vicinanza ha permesso loro di comprendere meglio questo ambiente per evidenziare la difficoltà della professione infermieristica, la vera sfida della serie. Nel suo libro “Il giuramento”Anche Thomas Lilti è tornato in periodo Covid, durante il quale è dovuto rientrare in servizio. È arrivato persino a utilizzare l’attrezzatura delle sue riprese per svolgere il suo lavoro di medico. “Questo periodo ha influenzato notevolmente le riprese della terza stagione “, ammette. È una frase agghiacciante sentita dalla bocca di un medico che ha dato la regia di questa stagione 3 diIppocrate: “Non saremo in grado di curare tutti .” Thomas Lilti denuncia la grande ingiustizia del sistema ospedaliero, le cui condizioni di lavoro sono peggiorate a tal punto che perfino il senso del dovere sentito dal personale ospedaliero non è più sufficiente. “L’emergenza è terribile”.Descrivendo la difficoltà dello smistamento dei pazienti, la serie adotta toni più scuri e tende all’ultra-realismo.
Parole in diretta: Ludivine Sagnier legge Boris Akunine
Ludivine Sagnier legge un estratto del romanzo Azazel: Un’avventura di Erastus Fandorinedi Boris Akounine, tradotto dal russo da Odette Chevalot e pubblicato nel marzo 2001 da Presses de la Cité. Questo è il primo romanzo della famosa serie Eraste Petrovich Fandorin. Grande ammiratore dell’opera di Akunine, Thomas Lilti sogna di adattarla al cinema.
L’arte del buon casting
Se il successo di Ippocrate deve molto alla scrittura della sua sceneggiatura, gli attori non sono da meno. Ma come sceglierli? Dietro questa domanda c’è una professione, quella di casting director. Julie Navarro è una di queste. Ha lavorato a tutti gli scatti di Thomas Lilti. La specificità della loro collaborazione è quella di mescolare attori professionisti e non professionisti. Se il momento del casting è tanto importante quanto difficile per gli attori che lo superano, per il regista”è già lavoro” osserva Thomas Lilti. Questo è tutto lo scritto che può essere rivisto in quel momento. “Thomas improvvisa molto, rivede la sceneggiatura durante il casting“, dice Julie Navarro. Per la stagione 3 diIppocrateha assunto tre giovani attori della scuola di Kourtrajmé. Fondata dal regista Ladj Ly nel 2018, la missione di questa scuola è promuovere l’integrazione sociale offrendo una formazione nelle professioni dell’immagine e del cinema, gratuita, aperta a tutti e senza requisiti di diploma. Dal 2020, Ludivine Sagnier è responsabile della sezione “Attori”. “I punti forti di questa scuola sono il lato umano. Quello che cerchiamo di fare è fornire una formazione professionale, ricca, che parta dal corpo. Lavoriamo molto sulla presenza fisica e su un’idea di collettivo.” Fedele allo stato d’animo del collettivo Kourtrajmé, fondato negli anni ’90 su iniziativa di Kim Chapiron, Romain Gavras e Toumani Sangaré, la scuola si propone di evidenziare “l’idea di una truppa“.
Maggiori informazioni sulle novità di Thomas Lilti:
- Stagione 3 della serie Ippocratediretto da Thomas Lilti, può essere scoperto dall’11 novembre 2024 su Canal+. Con Louise Bourgoin, Bouli Lanners, Alice Belaïdi, Zacharie Chasseriaud, Géraldine Nakache, Anne Consigny, William Leleguil.
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