CRONACA – Non essendo nessuno, tutti immaginavano di poter essere me
Avevo un sogno: fare la “influencer”. Nel sonno, era più prestigioso di “influencer”.
Ex studente di comunicazione, pescivendolo, agente assicurativo, la gente parlava di me ogni giorno. Ero normale, e allora? Le donne comuni – anche gli uomini, te lo assicuro – costituiscono la stragrande maggioranza della razza umana. Perché uno di loro non dovrebbe avere il diritto di governare sugli altri?
Sono nato sui social network. TikTok, X, YouTube, Instagram, Linkedin, i paesi in cui sono cresciuto ignoravano i confini. Mi chiamavano Lena, Ivana, Dana, Chiara, Mabilla; o Nara Smith, Zia Sissy, Krystel la bionda, Rossetto. Solo soprannomi legati all’eroina.
Quando stavo tornando uomo – non siamo sessisti – ero Squeezie, McFly e Carlito, MrBeast; Dylan Thiry, agente immobiliare e modello.
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