“Lo odiavo da giovane”: in “C à vous”, Eddy de Pretto si scatena con Charles Aznavour

“Lo odiavo da giovane”: in “C à vous”, Eddy de Pretto si scatena con Charles Aznavour
“Lo odiavo da giovane”: in “C à vous”, Eddy de Pretto si scatena con Charles Aznavour
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Per commemorare il centenario della nascita di una delle leggende della canzone francese e in occasione dell'uscita del film Signor Aznavour (nelle sale dal 23 ottobre 2024, ndr), è stata organizzata una serata eccezionale in omaggio a Charles Aznavour e alle sue opere senza tempo.

Artisti iconici della scena musicale francese sono saliti sul palco, accompagnati da un'orchestra di 22 musicisti, per eseguire i loro più grandi successi.

Tra loro, Eddy de Pretto subentrò brillantemente I miei guaititolo uscito nel 1976. Prima di allora, l'artista 31enne aveva già onorato la memoria del cantante franco-armeno. Nel 2019 aveva infatti cantato Mi sono già visto durante la cerimonia di Cesare. Un momento carico di emozione che ha suscitato numerose reazioni.

Un'eredità materna

Ospite di Anne-Élisabeth Lemoine sul set di C per te questo giovedì 31 ottobre 2024 per discutere di questi due grandi eventi, Eddy de Pretto ha condiviso la sua ammirazione per Charles Aznavour e ha spiegato come questo artista iconico ha influenzato profondamente la sua carriera.

Spesso sono chiamato a rendere omaggio a Charles Aznavour, ed è un vero piacere che lo faccia, perché è una persona che ha trascorso 24 ore a casa mia mentre io ero da mia madre.“, ha confidato.

Non rappresentava affatto la mia generazione.

Anche se ora ammira l'interprete di Boemiail giovane ha da tempo difficoltà con la cantante morta il 1° ottobre 2018 a Mouriès, nelle Bocche del Rodano. “Ascoltava Aznavour in continuazione, tanto che da giovane lo odiavo. Era la musica di mia madre e non rappresentava affatto la mia generazione“, ha spiegato con un sorriso sulle labbra.

Fu solo nel corso degli anni che Eddy de Pretto si rese finalmente conto dell'influenza di Charles Aznavour sul suo lavoro.

Crescendo ed essendo autore dei miei titoli, mi sono reso conto che era stato tanto nel mio DNA quotidianamente grazie a mia madre, che era in me e che avevo una forte eredità Aznavour. Oggi posso solo ringraziare mia madre e Aznavour per aver scritto queste canzoni“, ha concluso. Confidenze toccanti che hanno commosso profondamente i suoi ammiratori.

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