Abou Sangaré, l’attore premiato a Cannes per “La storia di Souleymane”, ancora “privo di documenti” e sotto OQTF

Abou Sangaré, l’attore premiato a Cannes per “La storia di Souleymane”, ancora “privo di documenti” e sotto OQTF
Abou Sangaré, l’attore premiato a Cannes per “La storia di Souleymane”, ancora “privo di documenti” e sotto OQTF
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Sono passati due giorni da quando il film di Boris Lojkine, “La storia di Souleymane”, è stato proiettato in molti cinema francesi. E se non sappiamo ancora quante entrate ha accumulato il film, non c’è dubbio che molti spettatori verranno a vedere Abou Sangaré, questo giovane attore guineano sconosciuto, che ha tuttavia vinto il Premio dell’Attore Maschile nella sezione “Un certain riguardo” al Festival di Cannes. Tuttavia, agli occhi dell’amministrazione, rimane un immigrato privo di documenti ai sensi dell’OQTF.

A 23 anni, Abou Sangaré interpreta un fattorino privo di documenti nel film di Boris Lojkine. Un ruolo non del tutto compositivo poiché, pur non essendo un fattorino, il giovane guineano sa perfettamente cosa significa trovarsi in una situazione irregolare in Francia. Vive questa situazione fin dal suo arrivo sul territorio nel 2017, anche se non per mancanza di aver tentato di ottenere un permesso di soggiorno.

Un OQTF “legalmente” efficace

Ha già presentato tre richieste di permesso di soggiorno, tutte respinte. Così Abou Sangaré ha tentato nuovamente la fortuna, giovedì, con la prefettura della Somme dove il suo caso dovrà essere indagato. Ma se ha ricevuto la “ricevuta” regolamentare, il documento non gli concede la tregua dal rimanere sul territorio francese, come ha chiarito giovedì il prefetto del dipartimento. “Una ricevuta non costituisce un permesso di soggiorno se la persona ha un OQTF valido”, spiega 20 minuti Me Grégoire Hervet, avvocato presso il foro di Parigi specializzato in diritto degli stranieri. Secondo lui, anche se Abou Sangaré ha presentato ricorso contro il suo OQTF, “questo non è sospensivo”.

Perché il giovane è effettivamente soggetto all’obbligo di lasciare il territorio francese, un OQTF. La prefettura ha anche ricordato che questo OQTF è stato “convalidato dal tribunale amministrativo di Amiens lo scorso luglio” e che rimane “legalmente” in vigore.

In sostanza, quindi, se Abou Sangaré viene fermato per strada, la polizia può portarlo direttamente in un centro di detenzione in vista della sua espulsione. Il prefetto afferma però che la nuova richiesta del giovane “sarà oggetto di un esame approfondito” senza però commentare l’esito di tale esame.

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