il regista Mathieu Kassovitz resuscita “La Haine”

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Quasi trent’anni dopo l’uscita del suo film cult sulle periferie, Mathieu Kassovitz rivisita “La Haine” sotto forma di musical hip-hop. Lo spettacolo sarà presentato per la prima volta il 10 ottobre a La Seine musicale, nella regione parigina, prima di una tournée in diverse grandi città.

Il regista francese Mathieu Kassovitz torna alla ribalta con una rilettura unica del suo film emblematico “La Haine”, uscito nel 1995. Questa volta, è sotto forma di commedia musicale hip-hop che il trio Vinz, Saïd e Hubert si presentano vita, in uno spettacolo che mescola rap, danza ed effetti visivi spettacolari. “È lo stesso argomento ma non lo stesso modo di raccontarlo”precisa il regista, che ora desidera “commovere” il pubblico con una storia rivisitata, scandita da una colonna sonora orchestrata dal compositore Proof.

L’ambientazione di questo musical strizza l’occhio al film originale: un quartiere operaio, un’auto bruciata, graffiti sui muri… Tutti questi elementi sono ricostruiti digitalmente in 3D e proiettati su uno schermo in fondo al palco. “Abbiamo progettato un sistema tecnologico di movimento dei personaggi e di movimento dello scenario che si sincronizza e ti dà l’impressione di essere al posto della telecamera”spiega Kassovitz. Il set comprende un nastro trasportatore che consente a ballerini e attori di muoversi nel cuore di questo scenario virtuale.

Il regista Mathieu Kassovitz parla con i suoi attori durante una prova della commedia musicale adattata dal suo film “La Haine” a Tremblay-en-France ©Belga

Il pubblico si immerge così nell’universo del quartiere di Chanteloup-les-Vignes, dove è stato girato il film, e segue la giornata movimentata di Vinz, Saïd e Hubert. Immersione totale, supportata da una colonna sonora che mescola sonorità rap, pop, elettroniche e sinfoniche.

Un omaggio al rap e alla diversità musicale

La colonna sonora dello spettacolo mette in risalto il rap, un genere musicale strettamente legato alla storia di “La Haine”. Partecipano diverse figure emblematiche come Akhenaton (IAM) e Oxmo Puccino, ma anche talenti emergenti come Jyeuhair e Doria. A questo si aggiunge il contributo di artisti di varia provenienza come Angélique Kidjo, Matthieu Chedid e Clara Luciani. Un audace mix di generi, che incarna l’evoluzione della cultura hip-hop dall’uscita del film.

I 12 brani che compongono questa colonna sonora saranno disponibili in streaming dal 4 ottobre. Questi brani, creati dagli stessi artisti, vengono eseguiti sul palco da attori e breakdancer, aggiungendo così una dimensione aggiuntiva ad ogni scena.

Uno spettacolo ancora attuale

Se “La Haine” ha denunciato la violenza della polizia e le tensioni sociali nelle periferie, Kassovitz ritiene che l’argomento rimanga “ancora attuale”. “Finora non è cambiato nulla”avverte il sottotitolo dello spettacolo. Tuttavia, l’obiettivo del regista si è leggermente evoluto. Nel 1995 si trattava di allertare e trasmettere un “messaggio sociale e politico”. Oggi il regista vuole affrontare temi più universali come “la mancanza di rispetto” e “il bisogno di giustizia”. “Questi ragazzi, ce ne sono alcuni che adesso ce l’hanno fatta, ce ne sono anche tanti che sono rimasti in fondo e il problema sociale è sempre lo stesso”sottolinea.

Gli attori che interpretano Vinz, Saïd e Hubert nella maggior parte dei casi non erano nemmeno nati all’uscita del film. Eppure il messaggio continua a risuonare. “Sono preoccupato perché vicino a casa mia ci sono 10 Saïd, 10 Vinz, 10 Hubert”testimonia Samy Belkessa, interprete di Saïd. Alexander Ferrario, che interpreta Vinz, sottolinea, dal canto suo, che “La Haine” permette di capire “da dove viene la violenza, non per scusarla, ma per avere un dialogo possibile”.

Mathieu Kassovitz La Haine

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