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Biathlon | “Volevo combattere con le armi del giorno”: con l’influenza, Océane Michelon ha vinto la sua prima cerimonia dei fiori nello sprint dell’Oberhof | rivista nordica | N. 1 Biathlon

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Biathlon: una decisione presa all’ultimo momento per Océane Michelon

Dalla sua prima gara individuale della stagione in poi Coppa del mondo di biathlon, Oceano Michelon era passato molto vicino a a prima cerimonia dei fiori che sembrava tendergli le braccia l’individuel court de Kontiolahti (Finlandia) ha giocato il 4 dicembre.

Océane Michelon (FRA) – Thibaut/NordicFocus

Da questa corsa, la francese è entrata nei posti d’onore come durante la tappa di Grand Bornand (Alta Savoia) dove aveva finito undicesimo nell’inseguimento e ottavo nella mass start. Presente a Oberhof (Germania), dove si svolge la quarta tappa della stagione, il Savoyarde però non c’era non era dell’umore migliore al suo arrivo in Turingia.

Infatti, si ammalò durante le vacanze di fine anno, la giovane 22enne ha aspettato fino all’ultimo momento per allinearsi con lo sprint inaugurale. “La decisione di candidarsi è stata presa questa mattina [jeudi] alle 10:30 C’è stata un bel po’ di discussioneha detto al microfono di La Chaîne L’Équipe. Credo di aver preso un po’ di influenza e l’inizio del weekend è stato incerto. »

Océane Michelon (FRA) – Manzoni/NordicFocus

Eppure, questo virus contratto pochi giorni fa no non ha impedito al tricolore di brillare sulle piste tedesche. In Condizioni dantesche dove il suo connazionale Ha trionfato Paula Botet per il prima volta ai Mondialii biatleti di Bauges hanno da parte loro ha ottenuto uno splendido sesto posto dopo uno sforzo intenso.

“Abbiamo dovuto lavorare duro e sono felice di questo successo dietro la carabina”Océane Michelon a La Chaîne L’Équipe

Applicato alle riprese per firmare il 9/10, Oceano Michelon sapeva che sarebbe stata una buona prestazione necessariamente condizionata da un passaggio riuscito contro gli obiettivi nella gara del giorno. “Quello che abbiamo detto con Cyril [Burdet]è che il piano era di lavorare in condizioni come queste. Volevo combattere con le armi del giorno mentre lavoravo al poligono di tiroha dettagliato. Se avessi voluto fare qualcosa di buono, sapevo che sarebbe successo durante le riprese. Abbiamo dovuto lavorare duro e sono felice di questo successo dietro la carabina. »

Justine Braisaz-Bouchet (FRA), Paula Botet (FRA), Océane Michelon (FRA) – Manzoni/NordicFocus

Soddisfatto di aver saputo fare bene per realizzarlo il suo miglior risultato in carriera finorail nativo di Chambéry (Savoia) giocherà anche i piazzati per l’inseguimento in programma questo sabato: “Le gambe non c’erano davvero, quindi ho fatto quello che potevo. E sono ancora felice di aver affrontato questo problema”ha gioito nella zona mista.


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