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E questa volta? Quattro ragioni per cui vincono Real Clásico e Supercopa

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Jude Bellingham e soci sono in ascesa, il Barça è in difficoltà – Foto: Yasser Bakhsh/Rafa Babot/Getty Images

La difesa del Real si è notevolmente stabilizzata

L’attacco vince le partite, la difesa vince i campionati (o titoli). Una vecchia battuta che si rivela vera ancora e ancora. E non c’è dubbio che il reparto difensivo del Real Madrid fosse tutt’altro che a livello di titolo nella prima fase della stagione. Ma è proprio sotto questo aspetto che la ingloriosa sconfitta per 4-0 del Clásico nella prima parte di stagione e la sconfitta per 3-1 contro il Milan in massima serie pochi giorni dopo sembrano rappresentare un punto di svolta in questa stagione. Dalla sconfitta contro gli italiani, hanno mantenuto la porta inviolata sei volte in dodici partite e ora hanno una media di gol subiti di 1,0 in campionato. Se riuscissimo a ridurlo sotto lo zero nelle prossime settimane, sarebbe un altro passo importante verso la difesa dello scudetto.

Anche se ci sono errori occasionali come il pareggio per 3-3 contro il Rayo Vallecano o incontri con gol subiti del tutto evitabili come la vittoria per 4-2 sul Siviglia, nel complesso i Los Blancos sembrano molto più stabili e concedono molte meno grandi occasioni. Ancelotti ha recentemente sottolineato più e più volte di aver individuato “il problema” fin dall’inizio della stagione e ora di avere un equilibrio molto migliore. Tuttavia: nella difesa aerea e di boxe Rüdiger e soci rivelano talvolta ripetutamente i loro punti deboli. Dovresti cercare di evitare errori come quello contro Robert Lewandowski.

Ancelotti ha ritrovato il suo sistema e il suo undici titolare

Ovviamente ci sono ragioni di squadra per cui siamo riusciti a stabilizzarci in difesa. Dopo che Ancelotti sembrava non sapere veramente all’inizio della stagione – come all’inizio della scorsa stagione – quale sarebbe stata la sua migliore squadra possibile e quale schema tattico avrebbe usato per mandarla in campo, anche questa fase di scoperta sembra essere stato completato. Nel 4-2-3-1, Ancelotti può schierare la linea d’attacco composta da Vinícius, Mbappé e Rodrygo, oltre a posizionare Bellingham centralmente dietro di loro, dove le forze dell’inglese vengono meglio messe in risalto. Il doppio sei con Fede Valverde più Eduardo Camavinga o Dani Ceballos ti dà anche un’adeguata protezione al centro e, a seconda dell’avversario, le opzioni adeguate per costruire il gioco. L’equilibrio tanto auspicato da Ancelotti sembra essere finalmente stato trovato.

E poi ci sarebbe l’opzione con Camavinga come terzino sinistro, così da far scendere in campo sia il francese che Ceballos, forte di palla e di gioco. Una variante che molto probabilmente verrà utilizzata contro il Barcellona e che Ancelotti era felice di utilizzare in passato ai Clásicos. Dato che Mendy non è stato al meglio della forma ultimamente e il tuttofare del Real potrebbe comunque essere una buona controparte di Yamal grazie al suo profilo, è probabile che Ancelotti si inclini in questa direzione.

Il Barcellona si sta indebolendo, a livello di squadra e istituzionalmente

Mentre le cose sono cambiate in meglio nel corso delle settimane dopo l’amara sconfitta del Clásico per i Royals, lo sviluppo per i catalani si è più o meno trasformato nel contrario. Da allora, i “Blaugrana” sono riusciti a vincere solo due partite di campionato su otto. Si contano invece due pareggi e quattro sconfitte. I sei punti di vantaggio sui Blancos si sono trasformati in cinque punti di distacco negli ultimi due mesi. E la squadra di Hansi Flick non è solo in crisi di risultati dopo l’esaltante inizio di stagione, ma negli ultimi tempi si è notata anche una notevole interruzione in termini di gioco. Da un lato la squadra sembra dover rendere omaggio a volte al gioco fisicamente impegnativo di Flick, ma dall’altro gli avversari riescono sempre più ad adattarsi meglio al pressing aggressivo e all’alta catena difensiva. La perdita per infortunio di Lamine Yamal (infortunio alla caviglia) ha fatto il resto, e la forte tensione dell’estate e di inizio stagione ha lasciato il segno anche sui campioni d’Europa spagnoli.

Ma non è solo lo sport ad essere un disastro a Barcellona nelle ultime settimane, ci sono anche molti problemi a livello istituzionale. La farsa che circonda la registrazione dei nuovi arrivati ​​estivi Dani Olmo e Pau Víctor ha suscitato grande scalpore a livello internazionale e, soprattutto, ha diviso il campionato. E dovrebbe essere chiaro che un tale rumore di fondo non lascia una squadra senza traccia. Tra l’altro, Raphinha ha suscitato scalpore quando, nella conferenza stampa prima della semifinale di Supercopa contro il Bilbao (2-0), ha fatto sapere che aveva la sensazione che il club in quel momento non stesse dando la migliore immagine pubblica: Se fossi in un altro club e vedessi la situazione di Víctor e Olmo, forse penserei di trasferirmi al Barça”.

L’attacco si sta surriscaldando e il fattore Bellingham

A proposito di Bellingham: l’inglese è probabilmente il giocatore più costante e migliore del Real Madrid dall’inizio della stagione, ma nei primi mesi c’erano ancora molte voci critiche perché le percentuali di gol non erano allo stesso livello della scorsa stagione. Ma anche questo è cambiato drasticamente dal Clásico di ottobre: ​​da allora, l’inglese ha segnato nove gol e cinque assist in dodici partite di tutte le competizioni, molti dei quali decisivi. Il 21enne trae vantaggio notevolmente dal cambio di sistema e dalla posizione più centrale, che gli permette di effettuare incursioni in area di rigore molto più profonde rispetto ai primi mesi della stagione e può quindi sfruttare meglio la sua minaccia di gol.

Ma non è solo l’inglese ad aver avuto caldo nelle ultime settimane, anche il resto della squadra offensiva è ormai a temperatura ambiente. Kylian Mbappé sembra essersi lasciato alle spalle i suoi problemi iniziali e attualmente ha 13 gol decenti in questa stagione, Vinícius Júnior ha lo stesso numero più ben sette assist. Il connazionale Rodrygo è migliorato sempre di più nelle ultime settimane dopo i ricorrenti problemi di infortunio e con Brahim Díaz ha anche un super jolly nella manica che può decidere una partita in qualsiasi momento dalla panchina e ha anche giocato alcune partite eccezionali in ultime settimane. Non sono le condizioni peggiori per andare a un Clásico o a una finale. E non sarebbe certo la prima volta che Bellingham decide una partita del genere con un gol (nel finale).


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