Il primo ministro François Bayrou continua ad avere un inizio difficile a Matignon, due giorni prima del suo discorso di politica generale, secondo un sondaggio Ipsos per La Tribune Dimanche.
Un premier che non riesce a invertire la tendenza. Arrivato a Matignon poco più di un mese fa, François Bayrou raccoglie solo il 20% dei pareri favorevoli della popolazione francese, stima un sondaggio della Scuola di Ingegneria Ipsos/Cesi per La Tribune Dimanche pubblicato domenica 12 gennaio.
Per fare un confronto, il predecessore del presidente di Modem, Michel Barnier, ha ricevuto il 34% di pareri favorevoli e Gabriel Attal il 37% dopo il suo arrivo alla guida del governo.
In effetti, François Bayrou ha avuto un inizio difficile nelle sue prime settimane da primo ministro, tra il suo viaggio di ritorno a Pau per presiedere il consiglio comunale, nel mezzo di una crisi a Mayotte, e i suoi commenti a favore dei mandati multipli.
Emmanuel Macron, dal canto suo, è ancora in difficoltà poiché solo un francese su cinque (21%) si dichiara soddisfatto della sua azione politica.
Un podio Retailleau, Darmanin, Valls/Dati
Nel governo se la cava bene il ministro degli Interni Bruno Retailleau. Per più di un terzo (35%) degli intervistati, l’ex senatore LR è il miglior ministro del governo Bayrou. Più di un sostenitore di LR su sei (62%) condivide questa opinione.
Nominato nell’esecutivo Barnier lo scorso settembre, è uno dei rari ministri ad aver mantenuto il suo portafoglio dopo la partenza del primo ministro più anziano della storia della Quinta Repubblica.
Di nuovo al governo dall’arrivo di François Bayrou a Matignon, anche Gérald Darmanin, responsabile della Giustizia, gode di una buona immagine, con il 33% di soddisfatti.
La sua valutazione sale addirittura al 49% di pareri favorevoli tra i sostenitori di Renaissance-Modem-Horizons, davanti a Bruno Retailleau (45%). Dopo più di quattro anni come ministro degli Interni (2020-2024), Gérald Darmanin resta una figura ben identificata dai francesi.
Manuel Valls, responsabile dei Territori d’Oltremare, e Rachida Dati, della Cultura, completano il podio, a pari merito con solo il 18% di pareri positivi.
Terminale in difficoltà
L’ex primo ministro Élisabeth Borne, invece, ha avuto un inizio difficile. Al suo ritorno al governo dopo averlo lasciato meno di un anno prima, il ministro dell’Istruzione nazionale non entusiasma le folle, con il 12% dei pareri favorevoli. È al sesto posto, dopo il ministro delle Forze Armate Sébastien Lecornu (14% di pareri favorevoli).
Seconda donna nella storia a ricoprire la carica di primo ministro, Élisabeth Borne resta identificata con l’articolo 49.3 della Costituzione di cui si è avvalso soprattutto per far adottare l’impopolare riforma delle pensioni.
Con quattro Primi Ministri nell’arco di un anno, la Quinta Repubblica vive attualmente un’instabilità politica senza precedenti, mentre François Bayrou sarà atteso martedì 14 gennaio per il suo discorso di politica generale al Parlamento.