“La paura comincia a guadagnare terreno” con l’avvicinarsi del ciclone Dikeledi, afferma il presidente del Collettivo dei cittadini di Mayotte

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Safina Soula invita i mahoraiti a seguire le istruzioni delle autorità e a portare “qualche bottiglia d’acqua, candele, un telefono e soprattutto la radio per seguire l’evoluzione del fenomeno”. Sabato mattina al Viminale si è tenuta un’unità di crisi interministeriale.

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Pubblicato il 01/11/2025 12:25

Tempo di lettura: 2 minuti

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Già deturpato dal ciclone Chido il mese scorso, l’arcipelago di Mayotte si prepara l’11 gennaio 2025 ad affrontare la tempesta tropicale Dikeledi. (JULIEN DE ROSA/AFP)

Raffiche di vento stanno già soffiando su Mayotte mentre si avvicina la tempesta Dikeledi “La paura inizia a prendere piede”testimonia sabato 11 gennaio su franceinfo Safina Soula, presidente del Collettivo dei cittadini di Mayotte. A meno di un mese dal devastante passaggio del ciclone Chido, domenica è prevista una nuova depressione tropicale nell’arcipelago, messo in allerta ciclone arancione da sabato mattina. La prefettura prevede di far scattare l’allarme rosso alle 23.00.

Sabato mattina si è tenuta a Parigi una riunione dell’Unità di crisi interministeriale, ha annunciato il Viminale. Ciò “ha permesso, in collaborazione con le prefetture di Mayotte e della Riunione, di fare il punto in particolare sui rinforzi attualmente pre-posizionati e sulla protezione della popolazione” come si avvicina Dikeledi.

“Sono tranquillo, fa parte della vita, bisogna affrontarlo”assicura Safina Soula, che invita alla resilienza. “Chido ci ha insegnato tante cose, dobbiamo rialzarci il più velocemente possibile” ricorda. Il presidente del collettivo cittadino invita i Mahorai a seguire le istruzioni delle autorità e a portare “qualche bottiglia d’acqua, candele, un telefono e soprattutto la radio per seguire l’evoluzione del fenomeno” e la sua traiettoria.

Combattiva, Safina Soula, chiede “affrontare il futuro” passato questo episodio ciclonico e chiede allo Stato di farlo “Fiducia” ai Mahorai e “lavorare insieme”. Chiede anche “fondi speciali” per sostenere la popolazione mentre gli insegnanti hanno lasciato l’isola per paura e molte case non sono più assicurate a causa dell’insicurezza. La “legge speciale” volta ad accelerare la ricostruzione di Mayotte è stata esaminata questa settimana dal Consiglio dei ministri, prima del voto auspicato per la fine del mese, secondo il portavoce del governo.

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