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Secondo il Washington Post, le rotture dei cavi sottomarini sono legate a incidenti piuttosto che a sabotaggi

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Nessuna dichiarazione ufficiale aveva implicato la Russia, anche se su di essa caddero presto i sospetti.

Si dice che siano incidenti legati ai cavi sottomarini «d’incidenti»ha rivelato il Washington Post questa domenica. Un consenso emergerebbe all’interno dei servizi di sicurezza americani ed europei, secondo il quotidiano americano che cita fonti anonime dei tre paesi coinvolti nell’inchiesta. Da novembre nel Mar Baltico sono stati tagliati numerosi cavi sottomarini, vitali per le telecomunicazioni. Due di essi, che collegano la Svezia alla Lituania e la Germania alla Finlandia, sono stati completati a metà novembre. Un altro, tra Finlandia ed Estonia, il giorno di Natale.

“Nessuno crede che questi cavi siano stati tagliati accidentalmente, ha commentato il primo Boris Pistorius, ministro della Difesa tedesco. Dobbiamo stimarlo, senza esserne ancora sicuriquesto è sabotaggio ». Era stata sospettata una nave portacontainer battente bandiera cinese, la Yi Peng 3.

Nel secondo caso l’attenzione si è concentrata sulla petroliera Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook. Quest’ultimo avrebbe lasciato l’ancora trascinando un cavo intrappolato. Secondo il Washington Postquesto incidente può essere attribuito ad un equipaggio inesperto, secondo il Washington Post.

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Nessuna dichiarazione ufficiale aveva implicato la Russia, anche se su di essa caddero presto i sospetti. Soprattutto perché il Cremlino avrebbe a “flotta fantasma” esportare il proprio petrolio nonostante le sanzioni, come l’Iran. Mosca ha assicurato la propria buona fede, negando ferocemente di essere coinvolta. Le sue smentite furono accolte con una certa freddezza dagli occidentali. Tuttavia, diversi capi dei servizi segreti occidentali propendono ora per la teoria di un incidente.

I russi sono più aggressivi

Nonostante i numerosi progressi, le tecnologie di monitoraggio dei fondali marini sono ancora agli inizi. Non consentono di attribuire con precisione l’origine degli incidenti accaduti su questi cavi. Tuttavia, il contesto geopolitico del Mar Baltico ha suggerito una misura russa. In effetti, la Finlandia e la Svezia hanno aderito alla NATO nell’aprile 2023 e nel marzo 2024, creando così la NATO Infatti E «Lac Otanien» al largo della costa di San Pietroburgo e dell’enclave russa di Kaliningrad. Una situazione temuta da Vladimir Putin, che si è pentito pubblicamente “il progresso dei paesi NATO” verso i suoi confini.

A Helsinki, in Finlandia, il 14 gennaio, il segretario generale della NATO Mark Rutte ha annunciato un rafforzamento dei pattugliamenti da parte di fregate, aerei, satelliti sottomarini e “una piccola flotta di droni navali”. Questa operazione «Sentinella del Baltico» continuerà “per un periodo non precisato”. L’aggressività russa in questa regione è aumentata negli ultimi mesi. Un aereo da pattugliamento marittimo francese, schierato in risposta ai danni ai cavi sottomarini, è stato addirittura “illuminato” da Mosca, cioè designato da un sistema radar di controllo del fuoco, e vittima di un tentativo di disturbo mercoledì scorso.

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