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Il primo busto di Marianne con le sembianze di Joséphine Baker, presentato sabato a Fleury-Mérogis

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In occasione del centenario del suo arrivo in Francia, la star del music hall, combattente della resistenza franco-americana e attivista antirazzista incarna la nuovissima Marianna della Repubblica. Il suo busto sarà installato nel municipio di Fleury-Mérogis sabato 18 gennaio.

Dall’ingresso di Joséphine Baker al Pantheon, Brian Baker-Bouillon, uno dei 12 figli della famiglia arcobaleno, si reca più volte al mese per inaugurare strade, gruppi scolastici, parchi o mediateche che ora portano il nome di sua madre. Lo scorso giugno ha intitolato una scuola a Fleury-Mérogis. Vi ritorna sabato per svelare il primo busto di Marianne, con le sembianze di sua madre. La cerimonia si svolgerà presso il ginnasio Jacques Anquetil, vicino al Municipio, in occasione dei tradizionali saluti, alla presenza dell’ambasciatore monegasco a Parigi.

L’iniziativa va al sindaco Olivier Corzani, che ha voluto ricordare in modo tanto originale quanto simbolico il centenario dell’arrivo in Francia del creatore di Ho due amori così come il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa. Ansiosi di evocare il futuro associando i giovani di oggi a questo simbolo del passato, ma anche di sostenere l’emergere di nuovi artisti, si è deciso, su idea di Brian, di scegliere l’autore di quest’opera tra gli studenti dell’École nationale supérieure des Beaux-Arts a Parigi.

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Con l’accordo del suo direttore, un concorso interno si è concluso con la selezione di cinque studenti incaricati di proporre modelli che evocassero l’artista, il combattente della resistenza e l’attivista per la difesa dei diritti umani. La scelta della giuria, composta da membri esterni all’istituto, è caduta su Lucas Bouan Tsobgny, neolaureato. Brian Baker-Bouillon ha dato il via libera dopo alcune modeste raccomandazioni sulle correzioni dei tratti del viso. Si notò subito la presenza di medaglie che ricordavano i suoi combattimenti, ma ci si interrogava sulla presenza discreta di una cintura a banana. Il timore di proteste sui social network di alcune associazioni è stato spazzato via dal sindaco: non si trattava di rinunciare a questo simbolo legato ai suoi esordi come ballerina, che indossò per la prima volta alle Folies Bergère nell’aprile 1926, in un dipinto sulla rivista “La Folie du Jour”.

biografico internazionale

Il progetto di questa Marianne fu discusso tre anni fa negli uffici del Palazzo dell’Eliseo, poi abbandonato. L’iniziativa del sindaco di Fleury-Mérogis ha preso piede poiché altri comuni di diverse città della Francia stanno studiando la possibilità di seguire il movimento. Nel frattempo, Brian Baker-Bouillon continua la sua crociata familiare. Il 28 gennaio parteciperà alla sfilata di haute couture di Stéphane Rolland dedicata a Joséphine a Parigi, alla presenza di Brigitte Macron, poiché si svolgerà a beneficio dell’operazione Yellow Pieces. In primavera si recherà a Lindt, in Austria, poi ad Amsterdam dove sono in preparazione mostre tributo. Viaggi che si aggiungono a quelli compiuti l’anno scorso in Germania. Scoprì così un gruppo scolastico a Francoforte per 1.200 studenti e un parco a Berlino, entrambi chiamati “Joséphine Baker”.

Segue inoltre, con il titolo di advisor, l’evoluzione della produzione di un biopic internazionale di quasi 3 ore in preparazione per il cinema. La stesura della sceneggiatura ha richiesto molto più tempo del previsto, ma è appena stata completata. Negli Stati Uniti è in corso un casting, alla presenza del regista, per individuare l’interprete ideale. È allo studio anche una serie di 8 ore, ma per la televisione. Tra gli eventi previsti quest’anno c’è, nel mese di aprile, l’inaugurazione di un liceo a Sarlat. Un cenno allo Château des Milandes che oggi accoglie più di 200.000 visitatori all’anno. Il culmine era fissato per il 2 ottobre a Parigi. Quella sera ma anche nei giorni successivi, il Théâtre des Champs-Élysées celebrerà il centenario di una Revue Nègre ormai presente nella storia, e non solo in quella dello spettacolo.


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