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VIDEO. “Questioni delicate”. Come sono stati recuperati in Giappone i dipinti di Corot rubati a Semur-en-Auxois nel 1984

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Pubblicato il 01/12/2025 11:19

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Come sono stati recuperati in Giappone i dipinti di Corot rubati a Semur-en-Auxois nel 1984
Come sono stati recuperati in Giappone i dipinti di Corot rubati a Semur-en-Auxois nel 1984
(AFFARI SENSIBILI / FRANCIA 2)

L’incredibile vicenda del traffico d’arte raccontata in “Sensitive Affairs” il 12 gennaio 2025 inizia nel 1984, con un clamoroso furto in un museo della Borgogna. Di inestimabile valore, cinque dipinti della pittrice Camille Corot sono al centro di una caccia al tesoro mondiale. In questo estratto, il giovane commissario francese incaricato dell’inchiesta metterà il Giappone ai suoi piedi…

L’8 novembre 1987 una squadra di agenti di polizia francesi volò a Tokyo. Sono sulle tracce di cinque dipinti del pittore Jean-Baptiste Camille Corot, padre del movimento impressionista. Il furto di questi dipinti dal valore inestimabile, proprio nel museo municipale di Semur-en-Auxois, ha suscitato molto rumore e i media sono stati coinvolti. Sono appassionati di questi capolavori perduti… e soprattutto del commissario Ballestrazzi, che guida la delegazione.

Lo dice il telegiornale “superdonna” Donna di Vaucluse, 33 anni “l’attrazione numero uno” del momento – davanti alla cantante Madonna, una grande star degli anni ’80, non appena mette piede sul suolo giapponese, l’intero Paese ne rimane affascinato.

Mireille Ballestrazzi non perde di vista la sua missione: rimettere le mani sui dipinti. Stampa, sole nascente non è ancora stato trovato, ma i Corot sono stati localizzati. La banda di rapinatori della periferia parigina sospettati del furto avrebbe agito su ordine della mafia giapponese, maestra nel traffico di opere d’arte provenienti dall’Occidente. I dipinti furono comunque rivenduti senza incidenti in Giappone, a vari musei e gallerie. IL Giovane con un berretto fu così acquistata per 800.000 franchi. Un museo di Osaka, la terza città del Paese, ha pagato la stessa cifra Crepuscolo.

Sono trascorsi due anni dalla scomparsa del Corot dal museo di Semur-en-Auxois e, secondo la legge giapponese, nulla obbliga l’acquirente in buona fede a restituire la merce rubata dopo tale termine. Mireille Ballestrazzi dovrà quindi negoziare per convincere i nuovi proprietari a restituire i dipinti, e confrontarsi con gli usi e i costumi locali.

La nuova beniamina del Giappone si sottoporrà quindi ad una piccola messa in scena, come racconta in questo estratto un avvocato di Osaka. Nel 1987 Kawata Tsuyoshi difese il gallerista che acquistò il Giovane con un berretto. Gli era costato qualcosa “8.300.000 yen, l’equivalente oggi di 50.000 euro. Era completamente all’oscuro che l’opera fosse stata rubata.” dice l’avvocato. Per il suo cliente questa vicenda non era una questione di soldi, ma di onore. Al punto da rinunciare a circa 8 milioni di yen per consegnare solennemente il dipinto di Corot a Mireille Ballestrazzi, nel corso di una cerimonia ufficiale organizzata al Nikko Hotel di Osaka.

Il tatto del commissario ha funzionato a meraviglia. Riuscì a convincere i giapponesi a restituire quattro Corot dei cinque rubati. Come bonus, la polizia locale gli ha addirittura regalato la sua mascotte. I media fanno eco a questo “pieno successo per Mireille Ballestrazzi e gli agenti di polizia francesi”, che hanno portato a termine questa delicata missione in due settimane… e hanno riportato in Francia quattro dipinti di Camille Corot.

Estratto da “La banda degli impressionisti”, in onda il 12 gennaio 2025 in “Affaires Sensitives”, una coproduzione Télévisions, France Inter e INA, adattato da un programma di France Inter.

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