l'essenziale
Le sue sculture monumentali fanno il giro del mondo. Eva Jospin li espone dal 13 dicembre al 30 marzo 2025 sotto la cupola della cappella La Grave.
È un evento artistico che la cappella La Grave di Tolosa si prepara ad ospitare. Da venerdì accoglie uno degli artisti più richiesti del momento. Esposte in luoghi ricchi di storia, spesso prestigiosi, Eva Jospin crea ponti tra epoche, stili e materiali. Con il cartone, il suo materiale preferito, scolpisce opere monumentali sul tema della natura o dell'architettura. Torri alte 10 metri, boschi fitti e profondi che fanno risaltare anche la meticolosità della produzione.
Con il suo taglierino realizza merletti. Quest'opera di oreficeria ricorda lo stile arabo-andaluso così abbagliante dell'Alhambra di Granada. “Il cartone è libertà”, spiega l’artista, “è come una matita ma ridotta a scultura, desacralizzata, pratica, permette errori e mi ha permesso di realizzare opere su scala monumentale”. Nell’estate del 2023, Eva Jospin ha attirato il pubblico del festival di Avignone al Palazzo dei Papi con la sua mostra “Palazzo”. Una passeggiata tra gigantesche scatole di cartone, alcuni dei quali saranno esposti a Tolosa per stabilire un dialogo con la storia e l'architettura della cappella La Grave.
Passaggio attraverso Villa Medici
Nata nel 1975, figlia dell'ex primo ministro Lionel Jospin, Eva Jospin si è laureata all'École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Vincitrice del Premio dell'Accademia di Belle Arti nel 2015 e residente a Villa Medici a Roma nel 2017, espone in Europa, America e Francia. Fino allo scorso settembre, ha mostrato un altro aspetto della sua arte con “Chamber of Silk”, una monumentale creazione di ricamo di 350 mq.2presentato all'Orangerie della Reggia di Versailles. Da diversi anni Eva Jospin esplora anche altri materiali e supporti come fili di lino, seta, ottone o anche carta giapponese, sempre in connessione con il luogo che ospita le sue opere monumentali.
Leggi anche:
“Un capolavoro per Natale” alla fondazione Bemberg di Tolosa
A Tolosa, sotto gli 85 metri della cupola della cappella La Grave, Eva Jospin rivisiterà la storia del vecchio ospedale. Costruito dal 12e secolo sulle sponde della Garonna da cui prende il nome, fu destinato prima ad accogliere gli appestati, data la sua posizione extramuros, poi i poveri, gli orfani, le prostitute per accudire ed educare loro. Completato nel XIX secoloe secolo, la cappella è stata sconsacrata nel 2015 e trasferita alla gestione comunale. Dopo un ampio restauro, ha riaperto nel 2022 per offrire un percorso museale dedicato alla storia di La Grave e alla sua tradizione ospedaliera.
Leggi anche:
“Museo Immaginario di Oli”: ecco cosa vedrete alla sua mostra Abattoirs, a Tolosa
Leggi anche:
L'Envol des Pionniers presenta la mostra “Night Flight” dove le opere sono simili ad opere d'arte
Related News :