Dal 13 novembre il Louvre svela un percorso dedicato alla bellezza e alle sue diverse percezioni attraverso una selezione di più di 100 opere storiche. Il tutto supportato dal gruppo L’Oréal.
“Bellissimo!”
Mentre Lancôme (marchio del Gruppo L’Oréal) aveva stretto una partnership con il Louvre nel 2023 attorno a una collezione di trucchi ispirata all’aura della galleria Richelieu e a nove delle sue sculture, tutte evidenziate in una campagna con Zendaya, Aya Nakamura, He Cong e Amanda Seyfried, l’azienda di bellezza sta iniziando un nuovo riavvicinamento con il famoso museo parigino. Questa volta puramente culturale, lontano da un approccio commerciale.
Le due entità immaginarono a corso intitolato “Di tutte le bellezze!”svelato dal 13 novembre, che esplora la storia della bellezza attraverso le epoche e le civiltà, le sue pratiche, le sue rappresentazioni e il suo ruolo. La mostra riunisce 108 opere d’arte, 44 delle quali sono considerate pezzi importanti. Questa fuga nel cuore della bellezza copre quasi 10.000 anni di storia dipinti, sculture e oggetti eccezionali.
UN applicazione digitale guida i visitatori fornendo loro informazioni aggiuntive mentre una webserie prodotta da Thierry Demaizière andrà in onda il prossimo febbraio. I giovani reagiranno alle opere in selezione, permettendo di catturare la GenZ e alcuni millennial.
L’obiettivo di questa collaborazione è quello di riflettere sul nostro rapporto con l’esteticamettendo in discussione le forme del corpo, il profumo, i capelli, il trucco, il genere e persino il colore della pelle. Sempre con questo spirito promuovere le bellezze plurali e la diversitàcaro agli occhi del Gruppo L’Oréal. L’azienda, il cui fatturato nei primi nove mesi dell’anno è aumentato del +6% a 32,40 miliardi di euro, afferma così la sua impegno per la storia e la cultura attraverso questo sostegno, mettendo in risalto le sue attività in un modo nuovo.
Il prossimo gennaio, il Louvre ospiterà la sua prima mostra dedicata alla moda, dove verranno presentate decine di silhouette e accessori firmati dalle più grandi case. Da Chanel a Yohji Yamamoto passando per Dolce & Gabbana, il museo sta diversificando la sua offerta verso altre forme d’arte, come fa con “Of all beauties!”.
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