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Ecco come appariranno le nostre città per sopravvivere nel 2050

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Anche la riconversione delle Antiche Terme Nazionali di Aix-en-Provence, classificate come monumenti storici, illustra la volontà di “trasformare l’esistente”. Elogiato dagli abitanti della città con il 63% dei voti e per questo nominato vincitore del concorso di architettura lanciato nel 2018, il progetto di Vincent Caillebaut è attualmente in fase di realizzazione, con consegna prevista nel 2028. Consiste nella creazione di un bosco urbano con 220 alberi collettivi unità abitative e servizi vari (servizi pubblici, negozi, museo, ristoranti e uffici). Le due foreste realizzate verranno collegate alla natura alpina già presente nel sito. “Questa pianificazione urbana resiliente contribuisce alla rivitalizzazione del patrimonio neoclassico e Art Déco delle Terme Nazionali Anciens e aumenta l’attrattiva del centro città. Più una città è densa, meno energia consuma”spiega il lavoro.

Facciate ultra green

Il progetto Orchidee in legno di Vincent Caillebaut, presentato nella sezione “Consumare meno ma meglio”: uno spazio organico composto da legno e ninfee.

© Vincent Callebaut Architetture

Un altro esempio illuminante è la proposta di riqualificazione energetica del Centro Botanico, a Bruxelles, in un edificio per uffici green. “Grigio, banale e minerale”questo edificio diventerà, se verrà accettato il progetto di Vincent Caillebaut, autosufficiente dal punto di vista energetico e interamente rivestito da un involucro vegetale “denso e lussuoso”, contando quasi 10.000 piante in tutta la struttura, “dandogli l’aspetto di una foresta vergine”specificare gli autori. Abbastanza per ispirare i futuri architetti.

Il progetto Acquarea di Vincent Caillebaut, presentato nella sezione “Aiutare i rifugiati”: rifugiati come microcittà nell'oceano.

© Vincent Callebaut Architetture

Città 2050, 10 azioni di architettura climatica per un futuro desiderabile, Eyrolles, Vincent Caillebaut e Arnaud Pagès, 204 pagine, 29,90 euro.

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