DayFR Italian

Festival della fotografia e altro ancora. Un viaggio tra immagini e sostenibilità

-

La terza edizione di Festival Internazionale della Fotografia del Lievito è un’occasione per vedere, pensare e apprezzare la fotografia, il cibo e le immagini che raccontano storie di produzione e consapevolezza che legano il consumo alimentare alla sostenibilità ambientale e sociale. Infatti il ​​slogan del festival, che si svolge nel Salento, tra Matino e Lecce, è “Dalla pianeta al piatto”. L’accento è posto sulle arti visive come strumento essenziale per ripensare il rapporto tra uomo e ambiente.

Secondo Edda Fahrenhorst, direttrice artistica del festival, “ci sono domande che possono sembrare ovvie per un’attività quotidiana essenziale come mangiare. Cosa hai mangiato oggi? Da dove provengono gli ingredienti? Sono freschi o trasformati? Sono domande che ci invitano a pensare al nostro cibo, alle sue origini e alla sua sostenibilità”.

Ad esempio, ci sono tendenze che non tengono conto del fatto che la produzione di alcuni alimenti richiede molta acqua, portando a un eccessivo sfruttamento delle risorse idriche o all’uso di pesticidi, o che alcune colture, come quella legale, sono state abbandonate. infiltrato da storie di criminalità organizzata.

Ma il cibo è anche una cultura. Attraverso la sua storia possiamo ripercorrere la storia dell’umanità così come è andata declinando nel tempo e nello spazio. È anche il segno di un sistema tecno-sociale, che a sua volta ha un impatto sul clima e sull’economia. Yeast propone anche giornate di formazione su temi che spaziano dall’economia circolare alla transizione 5.0, passando per la sostenibilità aziendale, lo sfruttamento del lavoro e il controllo della filiera (fattori ambientali, sociali e di governance).

Per capire meglio è possibile guardare le immagini dei quindici progetti fotografici esposti qui, nel Salento, tra le case bianche e gli antichi frantoi ipogei di Matino e il barocco leccese. Il lievito (proprio come la pasta madre, vero fermento culturale) vuole favorire la fermentazione culturale e offre una pluralità di punti di vista: da qui la presenza di esperti di fotografia, alimentazione, sviluppo sostenibile, musicisti.

Sistemi di produzione, filiere, consumi e abitudini che complicano il rapporto tra uomo e ambiente sono al centro dell’attenzione dei fotografi. Molte mostre debuttano in Italia.

Cominciamo dalle mostre al Palazzo Marchesale Del Tufo di Matino. Se la salute è al centro del progetto di Pablo Ernesto Piovano Il costo umanorelazione sull’impatto dei prodotti agrochimici sulla salute umana prodotti in Argentina, Cibo per i pensieridel fotografo e filmmaker Kadir van Lohuizen, segue i processi di produzione e distribuzione alimentare in Kenya, Stati Uniti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cina e Paesi Bassi (suo Paese d’origine), esaminandone l’impatto su ambiente, salute pubblica e l’economia. Santa vacca di Carolina Arantes si occupa della produzione della carne che finisce nei nostri piatti, un settore di grande impatto che soddisfa una forte domanda di questo prodotto.

Stesso posto per Florian W. Müller, con CUin cui vari organi di un animale sono artisticamente posti su un piedistallo. Il progetto è stato realizzato in esclusiva per lo Yeast International Photo Festival. NON PIÙ FESTA Ipertrofia alimentare nella raccolta di fotografie vernacolari di Jean-Marie Donat presenta una selezione di immagini realizzate appositamente per il festival: scatti di galline divertite e mucche sorridenti tratte da manifesti pubblicitari (che esprimono la storia della felicità consumistica, ma a una lettura più attenta, anche una critica all’industria alimentare) .

Axel Javier Sulzbacher di Green Shades, documenta le pressioni esercitate dalla coltivazione estensiva di avocado in America Centrale, con la distruzione delle foreste e l’infiltrazione dei cartelli della droga. Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni seguono il tema delle colture di frutta tropicale, che si stanno sviluppando in Sicilia (conseguenza del cambiamento climatico). Tropicalia è in mostra presso Masseria Le Stanzie a Supersano (Lecce).

Alla macelleria Ex Nau di Matino, Mijn Duifje (dove sono/bella mia) Un patto tra un uomo e una panetteria di Nynke Brandsma parla di sicurezza, alimentazione, ricerca e amore di una persona per un uccello. Henrike Stahl con L’Arc Sera Parmi Les Nuages​​(al Frantoio ipogeo, Matino), sullo sfondo dell’impatto della crisi climatica sui vigneti e ispirandosi a metodi di produzione naturali, immerge le stampe nel vino o nelle acque del Garonne, poi, li ripone in una bottiglia di vino per conservarli in cantina: un messaggio per i posteri. Sempre a Matino, ma all’aperto, si può vedere Don’t Play with Food (progetto commissionato dal festival) di Alessia Rollo, mentre Welcome to Yesterday, di Alexander Yegorov, vincitore dell’Irinox Save the Food Award (in collaborazione con Mia Fair e Irinox) punta sulla tradizione di ritrovarsi per gustare il cibo.

Bocca (Oasis) di Seif Kousmate, al Chiostro dell’Antico Seminario di Lecce, è un lavoro quadriennale che approfondisce la conoscenza della vita attorno alle oasi. Sempre a Lecce, a Palazzo Scarciglia, presentato per la prima volta in Europa, Grazie per la tua piacevole visita, i bei fiori e le deliziose fragole di Sarah Boutin, con un approccio poetico-documentario, racconta le esperienze vissute in un convento del Quebec.

Infine, a Recale (Lecce), La foresta lo sa racconta storie di resistenza indigena alla devastazione dell’ecosistema: Nicolò Lanfranchi racconta la storia del popolo Asháninka del villaggio di Apiwtxa ad Acri (Brasile). Qui milioni di alberi sono stati piantati nel tentativo di preservarne il territorio e la cultura. Questa azione ha permesso al villaggio di raggiungere l’autosufficienza, con un equilibrio tra tradizione e modernità.

A Castrignano dei Greci (Lecce), Kateřina Sýsová, a Kukbuk, esplora usi e convenzioni tipicamente cechi, suggerendo diversi livelli di interpretazione delle immagini.

Lo Yeast Photo Festival, organizzato dalle associazioni culturali Besafe e ONTHEMOVE, è diretto da Flavio & Frank e Veronica Nicolardi e curato da Edda Fahrenhorst.

Paola Sammartano

Festival fotografico del lievito
Dal 19 settembre al 3 novembre 2024
Matino, Lecce et sa province
https://www.yeastphotofestival.it/

Related News :