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È richiesta la fotografia. Il 15° Festival della Fotografia Etica a Lodi

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Un grande affresco fotografico realizzato dai migliori fotoreporter si svolge nei chiostri, nei musei e nei parchi di Lodi, città italiana ricca di storia. Questa è la quindicesima edizione del Festival della Fotografia Etica (FFE), che non solo invita ad una maggiore consapevolezza dei problemi e delle bellezze del nostro mondo, ma presenta anche fotografie di alta qualità.

Tra queste si contano più di venti mostre, oltre a quelle che gestiscono il circuito FFE – OFF, convegni, presentazioni di libri, visite guidate con autori e progetti didattici per gli studenti.

È una “fotografia necessaria”, spiega il direttore del festival Alberto Prina, che aggiunge “perché è urgente guardare la realtà e non distogliersene. È necessario adottare misure efficaci nella pratica. Il festival, ovviamente, non offre soluzioni, ma pone domande; siamo l’amplificazione delle voci dei fotografi, che sono le principali fonti di ciò che accade nel mondo.

Una particolarità del FFE è quella di voler coinvolgere i più piccoli (durante la settimana il festival è riservato alle scolaresche), con l’idea di avvicinarli agli eventi, grazie ad un concentrato di storie provenienti dai quattro angoli del pianeta. Un concentrato di storie su cui riflettere e meravigliarsi, rinnovato di anno in anno e aperto a tutti i fine settimana fino al 27 ottobre.

Perché partecipare al festival? “Perché è un’occasione per conoscere il mondo attraverso le testimonianze dei fotografi e per affrontare tematiche così complesse in modo lento e approfondito. È anche un’occasione per incontrarci fisicamente, il che è fondamentale. E un’occasione per ampliare la propria prospettiva sul mondo”, risponde Prina.

Più di venti mostre, come dicevamo, circa 200 fotografi provenienti da una quarantina di paesi e cinque continenti, con un migliaio di foto esposte, in questo festival che fa il punto sul fotogiornalismo dal 2010. Per celebrare l’anniversario e ripercorrere la storia di Durante Festival, è possibile visitare la mostra collettiva Scatti dal Festival della Fotografia Etica: 15 anni di immagini iconicheche raccoglie quindici edizioni di emozioni raccolte, a partire dalle foto simbolo di ogni edizione.

È sempre un dilemma da dove iniziare la visita a un festival diffuso, anche perché l’interesse delle immagini si unisce alla suggestione dei luoghi, in un dialogo che stimola una lettura più profonda delle complessità della contemporaneità. Ma il cuore del festival è il World Report Award|Documentare l’umanitàche mira a promuovere una nuova forma di impegno sociale attraverso la fotografia. Il premio è aperto a fotografi professionisti e dilettanti). La categoria Masters è stata vinta da Giles Clarke con Haiti in tumultoun rapporto sulla guerra civile haitiana che infuria dal luglio 2021.

Una menzione speciale in questa sezione per Ingmar Björn Nolting e i suoi Un’antologia del cambiamento climaticoun viaggio attraverso una Germania divisa sulle questioni climatiche e sulle difficoltà di trovare soluzioni sostenibili alla crisi climatica, in una società ancora guidata dai consumi.

La categoria Notizie è stata vinta da Francesco Comello per il suo reportage Oshevensk, ai confini del tempo un progetto che mira a dare voce alla comunità resiliente di questo villaggio. In questa sezione una menzione speciale è riservata a Laetitia Vançon per la sua relazione Gli altri campi di battagliaun libro che esamina gli effetti duraturi della guerra sui giovani, con una panoramica di cosa significa essere un giovane in Ucraina oggi.

La categoria Spotlight è stata assegnata a Kasia Strek per i suoi reportage Il prezzo della scelta sulla delicata questione dell’aborto. La categoria Studenti è stata vinta da Camilla Richetti con Spiriti danzantiche si svolge nella Repubblica del Congo e dimostra la sfida della coesistenza e la ricerca di armonia tra il progresso umano e il mondo naturale.

Queste mostre possono essere visitate nel barocco Palazzo Barni, che nel corso della sua storia secolare ospitò anche l’imperatore asburgico Carlo VI. Stessa sede per la mostra Vittorio Sella: Maestro della fotografia d’altitudine (1859-1943).

Patryk Jaracz ha vinto la sezione Colpo singoloesposto presso Banca Centropadana, con la sua immagine I bambini imparano ad andare in biciclettain cui alcune ragazzine ucraine giocano mentre una di loro impara ad andare in bicicletta, in seguito all’attacco di un drone. sullo sfondo.

La sezione Uno sguardo sul mondoau Palazzo della Provincia, présente l’exposition La guerra a Gaza attraverso gli occhi dei suoi fotoreportermentre il Spazio Ambientea Cavallerizza, festeggia i 90 anni dell’etologa Jane Goodall con una mostra omaggio. al suo lavoro.

Lo spazio esterno dei giardini pubblici ospita la mostra Volpi salvate trovano rifugio in Minnesota di Robin Schwartz, che racconta la storia del fondatore di Save a Fox, un rifugio per animali nel Minnesota.

Nel vecchio ospedale Gorini, il Spazio NonProfit ospita quattro progetti: Ciaoun progetto su come il San Camilo è diventato un punto di riferimento per le cure palliative in Argentina (Marcos Azulay per Hospice San Camilo); Blues dell’Africaracconta come la crisi climatica sta colpendo l’Africa e cambiandone le prospettive (Giulia Piermartiri e Edoardo Delille per la ONG WeWorld);

Rompere il ciclo della povertà estrema: resilienza e forza nelle avversità riguarda la ricerca per fornire gli strumenti necessari per uscire da una condizione di estrema povertà per donne e ragazze colpite dalla guerra (Brian Hodges di African Women Rising); PizzaAut racconta la storia di una pizzeria rivoluzionaria basata sull’inclusione, dove pizzaioli e camerieri sono giovani autistici (Leonello Bertolucci).

Le vite degli altrispazio tematico di Palazzo Modignani, si concentra su quattro temi fotografici: lo stretto rapporto tra le persone e il luogo in cui vivono, tra tradizione e cambiamento: Musuk Nolte con Il linguaggio delle ossa documentando il processo di restituzione dei resti delle vittime del conflitto armato in Perù (1980-2000) alle loro famiglie.

Terra Fondriest racconta la vita sull’altopiano di Ozark, dove i giorni trascorrono lentamente, dettati dal mutare delle stagioni; Andrea Agostini esplora il fragile equilibrio tra uomo, acqua e spiritualità in una delle regioni del mondo più colpite dagli effetti catastrofici del cambiamento climatico: il Mozambico; Eszter Halasi descrive la vita degli ultimi viaggiatori, coloro che vivono sulle strade del Regno Unito, mantenendo uno stile di vita nomade tradizionale, contro le regole.

Come tradizione vuole, Lodi ospita la mostra internazionale del Concorso Internazionale di Fotogiornalismo e Fotografia Documentaria Foto stampa mondiale. A Lodi è possibile incontrare alcuni dei fotografi vincitori dell’edizione 2024 ma anche partecipare a incontri e visite guidate per conoscere meglio i progetti esposti.

Elegia padana di Gabriele Cecconi, installato nel palazzo della Prefettura, è un progetto che racconta la storia del Lodigiano e la sua evoluzione di fronte alla crisi idrica che ha colpito il Nord Italia nel 2022.

Contemporaneamente al festival si svolge la FFE – OFF (più di cento fotografi e mostre).

IL Festival della Fotografia Etica nasce nel 2010 dall’idea del Gruppo Fotografico Progetto Immagine no-profit in collaborazione con diversi partner istituzionali e privati, di puntare su contenuti etici di grande attualità, avvicinando il grande pubblico alle tematiche sociali.

Paola Sammartano

Festival della Fotografia Etica / Festival della Fotografia Etica XV edizione
28 settembre – 27 ottobre 2024
26900 Lodi (LO)
Italia
https://www.festivaldellafotografiaetica.it/

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