DayFR Italian

“Per me la creatività è un lavoro e non un’ispirazione di Dio”

-

COLLOQUIO – Il designer e architetto italiano, creatore di molti mobili iconici, ha rilanciato la sua famosa poltrona Ginger quarant’anni dopo.

Alcune delle sue creazioni sono talmente cult da far parte delle collezioni del MoMA di New York. La sua poltrona lounge Ginger, quarant’anni dopo la sua creazione, non è invecchiata per niente. La sua linea sobria, la sua struttura curata
i morbidi cuscini e la sua tavoletta girevole sono comodi e funzionali come sempre. Ristampato con Flexform, illustra perfettamente l’approccio del creatore.

Madame Figaro. – 40 anni, l’età più bella ?
Antonio Citterio. – SÌ ! Per me 40 anni era l’età migliore, l’età perfetta. Ero un uomo compiuto, ma ancora giovane. Spero che sarà lo stesso per Ginger, ormai quarantenne. Chi lo sa? Magari oggi la gente lo apprezzerà ancora di più…

” data-script=”https://static.lefigaro.fr/widget-video/short-ttl/video/index.js” >

Rilassato o teso ?
Quando ho creato Ginger, volevo assolutamente rilassarmi! Le mie idee spesso nascono dalle mie esigenze, in particolare a casa. Questa poltrona lounge è davvero progettata per il relax. Puoi sederti lì per bere un drink, guardare la TV o leggere.

Ma la visione che progetti ?
Non mi piacciono le tendenze, il mio obiettivo non è essere alla moda. Mi piace progettare mobili semplici, che durino nel tempo, che siano contemporanei oggi, che fossero contemporanei quarant’anni fa
e chi sarà contemporaneo tra vent’anni. Potrai cambiare i cuscini, ma i mobili rimarranno quelli originali.

Il complimento che mi soddisferebbe ?
Qualcuno mi dica che sto progettando un architetto, perché l’architettura implica complessità. La percezione finale di un mobile è semplice, sia una sedia o un divano, eppure è la sintesi di numerose problematiche risolte.

40 anni era l’età migliore, l’età perfetta. Ero un uomo compiuto

Antonio Citterio

Una linea guida ?
È strutturato attorno alla normalità, alla sobrietà, al lusso semplice.
Non mi piace progettare mobili troppo espressivi. Questa è la filosofia che coltivo, ad esempio, in Flexform. Creiamo mobili senza tempo.
E quando ristampiamo i mobili, li mantengo come li avevo immaginati aggiungendo solo qualche piccolo tocco contemporaneo,
modificando piccoli dettagli. È anche difficile dire se i modelli siano nuovi o vecchi. Questo è ciò che noi di Flexform chiamiamo
“calda modernità”.

Sensibile o pragmatico ?
La funzione è, ovviamente, il motivo per cui progettiamo un mobile.
C’è un aspetto eminentemente pragmatico in questa disciplina. Ma, alla fine, la cosa più importante è la connessione emotiva che il tuo progetto suscita. Un divano o una poltrona sono un po’ come gli animali domestici: quando li vedi risvegliano i tuoi sensi, la tua sensibilità, e con loro instauri subito un rapporto emotivo.

Il mio messaggio per le giovani generazioni ?
Sono un professore universitario e inizio sempre la mia prima lezione con: “Nessuno qui è un genio. Devi lavorare, essere curioso, non smettere mai di imparare, guardare cosa hanno fatto gli altri creatori. COSÌ,
Alla fine dei conti, non sarai ancora un genio, ma sarai in grado di creare qualcosa”.

Noi di Flexform sosteniamo la “calda modernità”

Antonio Citterio

Cosa vorrei che la gente dicesse di me ?
Che sono una persona a cui piace lavorare in squadra, con persone diverse di tutte le età, una persona che rispetta il lavoro degli altri. Il segreto per un buon prodotto è una buona squadra, perché le idee nascono dalla discussione.

La mia prossima creazione ?
Ho molti progetti architettonici in corso, ma lato design, per il momento, è ancora troppo presto. Con l’inizio dell’autunno, sto appena iniziando a pensare ai piani per il prossimo anno. Per me la creatività è un lavoro
e non un’ispirazione di Dio!

Cosa farò dopo questa intervista ?
Ho tanti incontri in programma, e sto aspettando pazientemente la fine della settimana per andare a trascorrere il fine settimana a casa mia a Portofino,
sulla costa ligure.

Related News :