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Al Museo d’Arte Moderna di Parigi, guarda la caduta dell’atomo – Libération

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La Libé degli storici

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A Parigi, una grande mostra ripercorre l’evoluzione del nostro rapporto con l’energia nucleare attraverso l’arte moderna, dalla scoperta della radioattività alla bomba, alla sua attuale onnipresenza.

In occasione del “Rendez-vous de l’histoire”, che si terrà a Blois dal 9 al 13 ottobre 2024, giornalisti di Pubblicazione invitano una trentina di storici a dare uno sguardo diverso all’attualità. Trovate questo numero speciale in edicola giovedì 10 ottobre e tutti gli articoli di questa edizione in questa cartella.

Come parlare dell’indicibile, come rappresentare l’irrappresentabile? Ponendo Günther Anders in prima linea nella mostra “Atomic Age”, le due curatrici Julia Garimorth e Maria Stavrinaki danno il tono e aprono una riflessione tra arte, scienza e politica su ciò che Anders chiamava l’obsolescenza dell’uomo : la sua incapacità di controllare la macchina distruttiva da lui stesso inventata. Se la mostra risuona fortemente con la nostra attuale situazione geopolitica e il rischio di un’escalation militare, mette anche in luce la permanenza dell’atomo attraverso la storia dell’arte dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri. Per la sua ambizione, la sua ampiezza storica e politica, questa grande mostra è in linea con l’importante mostra precedente della storica dell’arte Maria Stavrinaki (“Preistoria, un enigma moderno”, da lei co-diretta al Centro Pompidou). Troviamo anche lì alcuni

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