DayFR Italian

La produzione architettonica vernacolare al centro di un convegno a Rabat

-

I partecipanti a una conferenza sull’architettura vernacolare hanno sottolineato, venerdì a Rabat, l’importanza di questa produzione architettonica qualificata, apprezzata per la sua diversità e ricchezza, le sue specificità e singolarità adattate a vari ambienti e contesti. Nel corso di questo incontro, promosso dalla Scuola Nazionale di Architettura (ENA), i relatori hanno esplorato i benefici e le virtù di una pratica che si rivela eco-responsabile, con l’obiettivo di renderla una preziosa fonte di ispirazione per le nuove costruzioni.

In questa occasione, il direttore dell’ENA, Abdelhadi Ibnyahya, ha indicato che questo incontro è un’occasione per riflettere insieme su come questa architettura, ricca di significato e patrimonio, possa diventare un vettore essenziale per uno sviluppo territoriale inclusivo e duraturo. Si tratta di mettere in discussione i mezzi per preservare e rivitalizzare questo patrimonio vivente, integrando soluzioni innovative che rispondano ai bisogni e agli sviluppi contemporanei del regno, ha sottolineato Ibnyahya.

L’obiettivo, ha affermato, è quello di contribuire allo sviluppo della conoscenza sulle architetture vernacolari, formare studenti di architettura e dottorandi attraverso la ricerca e produrre conoscenza, in particolare numerosi articoli e comunicazioni scientifici prodotti dai gruppi di ricerca.

Da parte sua, Hassane Kharmich, professore di insegnamento superiore all’ENA, ha sottolineato che questo incontro conclude un fruttuoso progetto di ricerca che è stato sviluppato da un gruppo di insegnanti-ricercatori accompagnati da studenti e dottorandi architetti, nell’ambito del progetto “Ibn Khaldoun”. Programma, avviato dal Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica e Tecnica (CNRST).

Questa conferenza, ha affermato, è un’opportunità per riunire rinomati ricercatori, esperti e partner, con l’obiettivo di affrontare principalmente il know-how locale e le tecniche costruttive, analizzandone l’organizzazione, l’uso, l’adattabilità, l’evoluzione e la sostenibilità.

Da parte sua, Samuel Deprez, professore di pianificazione e urbanistica all’Università di Le Havre Normandia, ritiene che questa conferenza, che riunisce ricercatori delle due università, sia l’inizio di una collaborazione più lunga tra le due istituzioni. L’obiettivo è quello di confrontare le prospettive per vedere in definitiva come il Marocco e la Francia siano interessati a questo patrimonio e al suo sviluppo, ha aggiunto.

Questa conferenza scientifica è organizzata in collaborazione con il suo centro di studi di dottorato “Architettura e discipline associate”, la sua struttura di ricerca LabHAUT e la sua Cattedra UNESCO e in collaborazione con il Centro nazionale per la ricerca scientifica e l’Università di Le Havre Normandia.

Related News :