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In Italia il cubo di porcellana di Ai Weiwei è stato distrutto subito dopo l’inaugurazione della mostra

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Instagram di Ai Weiwei Venerdì 20 settembre, durante una mostra a Bologna, in Italia, è stata distrutta una scultura dell’artista cinese Ai Weiwei.

Instagram di Ai Weiwei

Venerdì 20 settembre, durante una mostra a Bologna, in Italia, è stata distrutta una scultura dell’artista cinese Ai Weiwei.

ARTE – Una giornata che si è trasformata in amara. Una scultura dell’artista attivista cinese Ai Weiwei è stata rotta venerdì 20 settembre, giorno di apertura della sua mostra Chi sono? (“Chi sono io” in francese) presso Palazzo Fava a Bologna, Italia. La scultura fatta a pezzi era una creazione chiamata Cubo di porcellanaDi colore blu e bianco, l’opera dell’artista cinese risale al 2009. Questo degrado non è stato accidentale, ma è stato eseguito deliberatamente.

Come puoi vedere nel video qui sottoAi Weiwei ha pubblicato il filmato della CCTV sul suo account Instagram. Mostra che un uomo si è avvicinato furtivamente dietro la scultura, l’ha sollevata e l’ha gettata a terra per distruggerla di fronte alla folla. Nonostante l’intervento di un’altra persona che ha cercato di prenderla, l’opera si è rotta e il colpevole ha festeggiato il suo trionfo.

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La polizia, dopo averlo arrestato, ha riferito ai media locali che l’uomo dietro l’atto è Vaclav Pisvejc, un ceco di 57 anni. Non è del tutto sconosciuto nel mondo dell’arte. “Purtroppo conosco l’autore di questo gesto sconsiderato per via di una serie di episodi inquietanti e dannosi accaduti nel corso degli anni nell’ambito di diverse esposizioni e istituzioni fiorentine”ha spiegato il curatore della mostra Arturo Galansino a Notizie.

Nel 2018, il ceco ha aggredito fisicamente l’artista Marina Abramovic colpendola con un dipinto che avrebbe dovuto raffigurarla. Quattro anni dopo, si è arrampicato completamente nudo su una statua di Ercole con la scritta “Censurato” scritta sulla schiena. L’anno scorso, una copia del Davide La statua di Michelangelo è stata coperta con un telo nero in segno di sostegno all’Ucraina e Vaclav Pisvejc le ha dato fuoco. Secondo il quotidiano italiano Corriere di BolognaLui “si definisce un artista della protesta”.

Vedi anche su L’HuffPost :

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