Dalla fattoria all’arte

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Nato nella fattoria di famiglia a Saint-Ubalde, a Portneuf, Martin Bureau è cresciuto a Saint-Félicien, nel Lac-Saint-Jean, dove suo padre è andato a lavorare in una fabbrica di pasta di legno e carta. “Altrimenti avrei fatto il contadino, come a casa lo eravamo di padre in figlio. I miei amici erano interessati all’arte, soprattutto il mio amico Fred Fortin. Avevo talento nel disegno, quindi sono andato a studiare arti visive a Montreal. Non volevo finire in fabbrica! »


Inserito alle 11:00

Dopo aver studiato al CEGEP de Saint-Laurent e poi all’UQAM, ha incontrato Rafael Sottolichio. Come quest’ultimo, vuole, più di ogni altra cosa, dipingere.

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    FOTO MARTIN BUREAU, FORNITA DALL’ARTISTA

    Il pavimento delle mucche1996, olio su tela, 91 x 212 cm

  • >L'ombra delle parole, 1997>

    FOTO MARTIN BUREAU, FORNITA DALL’ARTISTA

    L’ombra delle parole1997

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La sua pittura gli ha anche aperto le porte del Simposio d’arte contemporanea di Baie-Saint-Paul nel 1997. Lì ha venduto il suo primo dipinto, L’ombra delle parolea Marcel Jean, attuale direttore generale della Cinémathèque québécoise. “Mi ha permesso, 22 anni dopo, di presentare l’installazione I muri del disordine alla Cinémathèque, una coproduzione con la NFB”, spiega Martin Bureau.

Nei suoi primi anni fu influenzato dai pittori Gerhard Richter e Marc Tansey. Il suo stile è definito, combinando il fascino per la storia, la politica, la società, le allegorie e le metafore. Dipingendo ad olio, scopre poi l’acquerello, che impreziosisce il soggetto dipinto ma che paradossalmente dirotta per descrivere gli orrori dell’umanità.

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FOTO FORNITA DALL’ARTISTA

La giostra dell’Apocalisse2023. Son plus grand tableau, 213 x 488 cm.

Martin Bureau ha sempre coltivato un sentimento di indignazione. “Alla scuola elementare pregavamo la mattina. Ho lanciato una petizione per fermare tutto questo e ho vinto! A 10 anni! E poi sono sempre stato attratto dal conflitto. Sapevo fin da subito che non avrei dipinto composizioni floreali. E il cinema è arrivato a nutrirlo. »

Dal 2000 al 2014, moltiplica le mostre, in Quebec e Montreal, con la galleria Lacerte, poi nel 2016 si trasferisce alla Galerie 3, diventata la galleria Chiguer nel 2023. Mostre legate alle novità del nostro mondo agitato. Allo stesso tempo, grazie a Fred Fortin, illustra le copertine dei dischi. Per Fred e il suo gruppo Gros Mené, ma anche per Les Cowboys Fringants, Tire le coyote, Steve Faulkner e Robert Charlebois.

  • >Les Cowboys Fringants, Gli antipodi, 2019>

    IMMAGINE FORNITA DALL’ARTISTA

    Gli audaci cowboy, Gli antipodi2019

  • >Fred Fortin, Microdose, 2019>

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    Fred Fortin, Microdose2019

  • >Gros Mené, Pace e bene, 2022>

    IMMAGINE FORNITA DALL’ARTISTA

    Gros Menè, Pace e Bene2022

  • >Spara al coyote, Nel primo round dell'ovvio, 2022>

    IMMAGINE FORNITA DALL’ARTISTA

    Spara al coyote, Nel primo round dell’ovvio2022

  • >Spara al coyote, Weinging, 2017>

    IMMAGINE FORNITA DALL’ARTISTA

    Spara al coyote, Sarchiatura2017

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