“Traits – Portraits”, dipinti, nero su bianco, di Michaël Faure in mostra al Majestic 8 boulevard Maréchal-Fayolle a Puy-en-Velay fino al 7 dicembre.
Sembrano ideali per valorizzare l'arredamento classico ed elegante del Majestic a Puy-en-Velay. Piccante, singolare, intrigante e accattivante, la serie “Traits – Portraits” dell'ispirato tuttofare Michaël Faure, trova adeguata cornice sul velluto rubino delle sale di questa centrale brasserie di Ponote, che si apre su uno da un lato sull'arteria principale Boulevard Maréchal-Fayolle, dall'altro su Place Michelet.
Michaël Faure presenta dipinti, acrilico nero su sfondo bianco, dalle linee minimaliste, che invitano volti sconosciuti e familiari sulla vostra tavola. In poche pennellate dà vita a una galleria di personaggi, dalle espressioni calme, imbronciate, addolorate, preoccupate, perplesse… che sembrano tutti uguali, tutti noi, tutti gli somigliano anche, nel loro aspetto umanità inquietante e ripetitiva.
“O facce, mio specchio!”
“Qualche macchia, qualche tratto… e appare un volto. Non è un ritratto, tratto per tratto. Da dove vengono questi volti? Cosa ci risuonano? Non sono il volto di nessuno che conosciamo, eppure raramente ci sfidano o ci lasciano indifferenti.
Come se il Volto, nella sua universalità, appena intravisto, ci rimandasse a noi stessi, all'altro, l'altro in noi, nella nostra intimità. Proprio come le migliaia di volti che incontriamo nella nostra vita che non hanno bisogno di parole per parlarci.
Anonimo, sconosciuto o familiare, il Volto tocca sempre l'intimo che c'è in noi. Il volto vibra e risuona la nostra parte di umanità universale. Lo riconosciamo, ci riconosciamo in esso, come se fossimo noi, la nostra condizione umana. O volti, mio specchio!”
E anche
Michaël Faure presenta una serie nella stessa vena acrilica nera “La danza dei volti” da godersi fino al 12 dicembre al bar “La Main ô fut” 6 rue Meymard, sempre a Puy-en-Velay.