Inedito, questo vero tesoro che ripercorre la storia dei Medici e otto secoli di pittura in Italia sotto la penna di Dumas appare in sette volumi raccolti in un cofanetto pubblicato dalle Editions du Chêne. La Galleria di Firenze raccontata da Alexandre Dumas uscirà nelle librerie il 13 novembre 2024.
Durante un viaggio a Firenze con la moglie nel 1840, Alexandre Dumas iniziò a scrivere un testo dedicato alle collezioni medicee. Per il romanziere si tratta di ripercorrere “la storia dei creatori della Galleria, i Medici, e quella di otto secoli di pittura in Italia”. Un vasto programma che occuperà lo scrittore per diversi anni.
Tuttavia, questo lavoro è diventato una rarità. Nella sua bibliografia delle opere di Dumas, Douglas Munro scrive che esistono solo due copie conosciute: la sua e quella della Biblioteca reale dell’Aia. Dopo un’indagine, Jocelyn Fiorina, presidente della Società degli Amici di Alexandre Dumas e promotrice del progetto, ha contato “una decina di esemplari quasi integrali di questa straordinaria opera, sparsi ai quattro angoli del globo”.
Questa rarità potrebbe essere spiegata dall’abbonamento e dal suo metodo di pubblicazione. Gli abbonati ricevevano ogni mese una decina di pagine scritte da Dumas, accompagnate da incisioni, e dovevano quindi attendere per poter raccogliere e rilegare tutte le pagine dell’opera.
Ripercorrendo il viaggio di Alexandre Dumas in Italia, Jocelyn Fiorina ha scoperto l’esistenza di questo raro testo e ha deciso di riportarlo in vita. Il progetto ha preso forma quando ne ha parlato con Cristina Farnetti, che lavora al Ministero della Cultura italiano.
Quando quest’ultimo informò il direttore del Museo degli Uffizi di questo progetto per una nuova pubblicazione di quest’opera, acconsentì che l’opera fosse arricchita con nuove fotografie a colori di alcuni dipinti delle collezioni. La pubblicazione ha beneficiato anche del sostegno dell’Institut de France, che ha reso disponibile una delle ultime copie originali, conservata nella biblioteca dell’Académie française, consentendo la riproduzione delle incisioni nelle migliori condizioni.
In questo cofanetto troviamo i sette volumi che compongono l’opera. Storia dei Mediciche in origine costituiva la prefazione, ripercorre la storia degli inventori della Galleria degli Uffizi. In un secondo volume, Dumas ripercorre l’intera storia della pittura, dagli esordi in Egitto passando per la Grecia, il ritorno ad Alessandria, la decadenza a Roma fino al Rinascimento in Italia. Questa storia della pittura è anche l’occasione per Dumas per descrivere le diverse civiltà che hanno visto svilupparsi l’arte della pittura. Un terzo volume è dedicato alla storia dei pittori, con i primi artisti del Rinascimento.
“Sotto la penna di Alexandre Dumas, le biografie diventano storie di amore e amicizia, rivalità e passione, arricchite dal contesto storico e politico”.
Jocelyn Fiorinapresidente della Società degli Amici di Alexandre Dumas
Il quarto volume è dedicato alla Galleria dei ritratti, una raccolta di 101 ritratti di artisti, in incisione e pittura. E infine gli ultimi tre della Galleria dei dipinti, più di 200 dipinti provenienti dalla Galerie des Offices esposti al tempo di Dumas, commentati dallo scrittore attraverso le “incisioni dopo”, realizzato da una cinquantina di disegnatori e incisori sulla base dei dipinti originali.
Questa nuova edizione include le opere originali a colori. “Oltre alla ricchezza dell’immagine, il confronto tra le due modalità di rappresentazione è ricco di insegnamenti sui cambiamenti apportati dai successivi restauri, o su dettagli divenuti impercettibili a causa del naturale degrado dei colori”precisa Jocelyn Fiorina nell’introduzione.
La pubblicazione di questo testo inedito, oltre che per la sua ricchezza, costituisce un evento anche per la luce che getta sull’opera narrativa di Dumas. Questo lavoro che il romanziere ha svolto a Firenze ha infatti nutrito la sua opera. “La Galleria di Firenze occupa un posto speciale nell’opera e nella vita di Dumas, e non è un caso che proprio al suo ritorno da Firenze pubblicò in rapida successione due dei suoi titoli. I più famosi, I tre moschettieri, e Il Conte di Montecristo”, ha sottolineato Jocelyn Fiorina.
Possiamo quindi divertirci a leggere questo volume scovando i personaggi che hanno ispirato l’opera romantica di Dumas, come “un certo Ladi Clareck” incrociati nella biografia di Rubens“che sarebbe diventata la famosa Milady”.
Mentre si avviava il progetto di farne un’opera divulgativa, distribuita a puntate sotto forma di opuscoli e in diverse lingue, l’opera finì per cadere nell’oblio. La sua ristampa, introdotta e commentata dai testi fluidissimi di Jocelyn Fiorina e Cristina Farnetti, fa rivivere questo spirito. “Quest’opera composita segue allo stesso tempo una logica implacabile, propagandistica da un lato, agiografica dall’altro, dove la società fiorentina diventa un esempio iconico in materia di cultura e politica”analizza nella prefazione Simone Verde, direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze.
Per tutti questi motivi la ristampa di quest’opera costituisce un evento. “Grazie alla sua prosa sorprendente, al ruolo fondamentale dato alla vita umana degli artisti e alla loro stessa sensibilità, Dumas è riuscito in un’impresa grandiosa: rigenerare il patrimonio artistico di Firenze e delle sue gallerie affinché continui ad essere un riferimento culturale indiscutibile, secondo la sensibilità tutta nuova dell’Europa capitalista e borghese”commenta Simone Verde. Questo prezioso cofanetto non mancherà di deliziare gli amanti dell’arte, della storia e della letteratura.
“La Galleria di Firenze raccontata da Alexandre Dumas” (Éditions du Chêne in collaborazione con il Museo della Galleria degli Uffizi di Firenze, cofanetto in 7 volumi, 1.700 pagine a colori, 149 euro).