“Il mio lavoro è un modo di fare campagna per una città ecologica” (Claire Schorter)

“Il mio lavoro è un modo di fare campagna per una città ecologica” (Claire Schorter)
“Il mio lavoro è un modo di fare campagna per una città ecologica” (Claire Schorter)
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La giuria l'ha scelta per la sua ambizione.per rendere più verde il tessuto cittadino“. La francese Claire Schorter è stata nominata Gran Premio dell'Urbanistica 2024 dal Ministero dell'Edilizia lo scorso luglio, e riceverà questo premio entro la fine dell'anno. L'architetto-urbanista, fondatrice dell'agenzia LAQ, con sede a Parigi e Nantes, che conta una quindicina di collaboratori (architetti-urbanisti-paesaggisti), immagina progetti sobri, piacevoli da vivere e resilienti, adatti agli effetti del cambiamento climatico.

Dalla creazione della sua agenzia nel 2013, la laureata della Scuola di Architettura Paris Conflans Up4 (oggi Paris-Val de Seine) ha progettato numerose operazioni. Alcuni, come quello dell'Île de Nantes e della stazione Saint Sauveur di Lille, lo hanno fatto conoscere nel settore. Da Rungis a Rennes passando per Bordeaux, i suoi progetti di sviluppo, che possono essere definiti trasformazioni urbane, mirano a fornire un ambiente di vita migliore per i residenti, a preservare i suoli vivi e agricoli, a promuovere la biodiversità, a promuovere gli spazi verdi urbani, a riabilitare le aree esistenti , per utilizzare le risorse locali ma anche per promuovere la reversibilità. Incontro con una persona appassionata.

Batiactu: Sei stato nominato Grand Prix de l’urbanisme 2024. Come consideri questo premio?

Claire Schorter: Sono molto grato che la professione mostri interesse per il lavoro dell'agenzia e per le lotte che conduco da dieci anni. Percepisco questo premio come un riconoscimento. È un'occasione per parlare del nostro modo di lavorare all'interno dell'agenzia per progettare città piacevoli da vivere e resilienti.

Questo premio non cambierà certamente la mia vita o l'approccio dell'agenzia, ma fornirà spunti e incoraggiamento per continuare su questa strada. Sono e rimango un urbanista di base e non cerco la notorietà. Cerco di rendere le nostre città più vivibili, sostenibili e resilienti. Faccio questo lavoro come impegno civico, per sostenere stili di vita semplici e frugali. È il mio modo di fare campagna per una città più ecologica.

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