Ciò che accomuna un fotografo che tenta di catturare i fantasmi, uno sperimentatore che tenta di registrare i suoi pensieri appoggiandogli sulla fronte una lastra sensibile, un giostraio, un mago in camera oscura, allegri dilettanti, alcuni cacciatori di riflessi e anonimi produttori di immagini enigmatiche? Niente, se non la loro appartenenza a questa vasta categoria fotografica ancora poco studiata dagli storici del mezzo: quella del vernacolare.
La fotografia vernacolare è spesso applicata o funzionale, vale a dire utilitaristica. La famiglia è uno dei suoi principali luoghi di produzione o di circolazione, è quindi anche domestica. Ma soprattutto si colloca al di fuori di ciò che è stato ritenuto più meritevole di interesse dalle principali autorità di legittimazione culturale. Si sviluppa alla periferia di ciò che rimanda, conta e pesa nella sfera artistica. Lei è l'altra dell'arte. Clément Chéroux ritorna in questo lavoro ad alcune di queste pratiche vernacolari dimenticate che diventano altrettante opportunità per mettere in discussione la fotografia.
Storico della fotografia e dottore in storia dell'arte, Clément Chéroux è direttore della Fondazione Henri Cartier-Bresson di Parigi. Ha pubblicato, come autore o curatore, una cinquantina di libri tra cui, presso Point du Jour: Diplopia. L'immagine fotografica nell'era dei media globalizzati: saggio sull'11 settembre 2001 e, con Quentin Bajac e Philippe-Alain Michaud, Brancusi, film, fotografia. Immagini infinite.
Pubblicato con il sostegno del Centro Nazionale del Libro.
Clément Chéroux: Vernacoli
Edizione riveduta e ampliata
Il punto della giornata
15×22 cm
77 fotografie e documenti
192 pagine
24 euro
www.lepointdujour.eu
https://lepointdujour.eu/pages/editions//#614