Questo concorso è diventato “una toccante testimonianza dell’impatto dell’uomo sul pianeta”
Direttore di Éditions Biotope, che pubblica da otto anni la versione francese del bellissimo libro (100 foto in totale) che ogni anno accompagna i risultati del concorso (1), Jean-Yves Kernel insiste su questo lato attivista sempre più significativo: “L’obiettivo di questo concorso non è solo stupire, ma sensibilizzare e confrontarci con la realtà. Ormai da anni avvertiamo nel fotogiornalismo un impegno sempre più pressante e impegnato nei confronti del danno ambientale. In sessant’anni il concorso si è evoluto: da omaggio alle meraviglie della natura, è diventato una toccante testimonianza dell’impatto dell’Uomo sul pianeta. »
Emozione
L’immagine che magnifica, l’immagine che testimonia e denuncia. “È la sua forza”, continua Jean-Yves Kernel. Attraverso l’emozione che una foto può regalare, trasmettiamo un messaggio. E un’immagine può essere sia estetica che informativa. »
La bellezza (questi milioni di girini che risalgono un fiume canadese, questa lince dell’Amur che si distende al sole…), la dolcezza (un cucciolo di macaco che dorme sulla madre tra due poppate), la violenza (la lotta tra un’anaconda e un caimano in un palude brasiliana) e tante altre foto tanto sorprendenti quanto commoventi… La classe 2024 del concorso Wildlife mantiene ancora una volta tutte le sue promesse. Da scoprire nel libro delle Éditions Biotope.
« Wildlife Photographer of the Year 2024: Le foto naturalistiche più belle »ed. Biotopo, 160 pag., 34€.