Steve McCurry affascina gli occhi al Caumont – Art Center

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Di Dall'8 novembre 2024 al 23 marzo 2025Caumont – Centre d’Art ci invita a scoprire il lavoro di Steve McCurry come non abbiamo mai visto prima. Attraverso una selezione di fotografie ognuno più spettacolare dell'altrol'istituzione esplora il fascino dell'artista per l'altrove, per l'universale e per la razza umana. Una mostra unica, in evidenza le foto toccanti di colui che si definisce come un vero” narratore visivo ».


Steve McCurry, Rangoun, Birmanie (attuale Myanmar) 1994 © Steve McCurry, “in collaborazione con Orion57”, Curatrice Biba Giacchetti

Quando la poesia si scrive con le immagini

Steve McCurry è un nascosto la guerra Iran-IraqIL Guerra del Golfofranchi la confine tra Pakistan e Afghanistan durante la guerra contro l’URSS, viaggiato in tutto il mondo a contatto con le popolazioni direttamente colpite dai conflitti armati. Le sue foto hanno hanno segnato l’immaginario collettivo, come il suo famoso ritratto di una giovane ragazza afghana con penetranti occhi verdi. È anche questo il rapporto in Afghanistan, per il quale ha vinto il premio Medaglia d'oro Robert Capa nel 1980, cosa che gli assicurò a di fama internazionale.


Steve McCurry, Rangoun, Birmanie (attuale Myanmar) 1994 © Steve McCurry, “in collaborazione con Orion57”, Curatrice Biba Giacchetti

Tuttavia, il fotografo no non si limita al suo lavoro di fotoreporteral contrario. Durante la sua immensa carriera, non si è mai fermato per immortalare la vita di tutti i giorniper evidenziare tutto ciò che è straordinario nell'ordinario. Di l'innocenza dei bambini affrontare la guerra resilienza adulta di fronte al monsone, non esita a viaggiare per il pianeta – e qualche volta mettere in pericolo la propria vita – da consegnarci tutta la poesia del mondo attraverso immagini che, come si suol dire, valgono senza dubbio migliaia di parole.

Tutti gli aspetti dell'umanità

Man mano che le stanze avanzano, le foto vengono rivelatealcuni dei quali per la prima volta in Franciaper mostrarci i diversi modi in cui gli esseri umani abitano il mondo. Come mangiano, si muovono, studiano, pregano o giocano. Come interagiscono tra loro o con il mondo che li circonda. A modo suo, ce lo rivela Steve McCurry tutti i volti dell'uomoper raccontare storie di gioia, sopravvivenza, curiosità e a volte dolore. Una testimonianza visiva potente, che ci presenta la brutalità del mondo, ma anche la sua bellezza.

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Steve McCurry, Jaipur, Rajasthan, India, 1996 © Steve McCurry, “in collaborazione con Orion57”, Curatrice Biba Giacchetti

In totale, questi sono più di 80 opere emblematiche del fotografo che ci aspetta, per accompagnarci costantemente il confine tra tradizioni ancestrali e culture contemporanee. Attraverso i volti, gli sguardi e i corpi ci lasciamo coinvolgere questo viaggio simbolico per scoprire il popolazione mondiale in tutta la sua profondità. L'opportunità unica di scivolare dietro l'obiettivo di Steve McCurrye scopri il suo mondo complesso e contrastantedove gli esseri umani si evolvono come un catalizzatore in mezzo al mondo.


Steve McCurry: Saluti

Caumont-Centro d'Arte
3, rue Joseph-Cabassol – Aix-en-Provence
Dall'8 novembre 2024 al 23 marzo 2025
Maggiori informazioni

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