Congresso WOPHA 2024: Silvia Lizama

Congresso WOPHA 2024: Silvia Lizama
Congresso WOPHA 2024: Silvia Lizama
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Silvia Lisama
Nato nel 1957; L’Avana, Cuba. Vive a Hollywood, in Florida.

Nel novembre del 1960, poco prima che compissi tre anni, la mia famiglia lasciò Cuba per Miami, sperando di ritornare una volta che la situazione politica si fosse stabilizzata. Quello che doveva essere un trasferimento temporaneo è diventato una vita permanente negli Stati Uniti, un paese che ci ha offerto libertà e opportunità.

Quando la curatrice Aldeide Delgado mi ha invitato a partecipare alla mostra “Shared Documentary Narratives” presso l’History Miami Museum, ho iniziato a riflettere sul mio lavoro fotografico negli ultimi 40 e più anni. Sebbene non mi identifichi strettamente come un fotografo documentarista, la mia arte ha catturato in modo naturale i paesaggi e le storie in evoluzione del sud della Florida. Mi sono venuti in mente progetti come documentare la ristrutturazione della Freedom Tower, SW 8th Street e vari siti storici della Florida, molti dei quali non esistono più. Tuttavia, ho continuato a concentrarmi su un progetto più personale: un’esplorazione degli aspetti negativi che mia madre ha lasciato dopo la sua morte.

Questi negativi, molti dei quali non avevo mai visto prima, erano in pessime condizioni: danneggiati, fusi, sfocati e striati di perdite di luce provenienti dal soffietto della macchina fotografica Kodak Kodon No.0 di mia madre. Quelli che inizialmente sembravano difetti rivelavano qualcosa di più profondo: racchiudevano l’esperienza di immigrazione della mia famiglia e di innumerevoli altri rifugiati cubani a Miami all’inizio degli anni ’60. Le immagini documentavano la vita quotidiana, la nostra famiglia, la nostra casa, le nostre celebrazioni; ricollegandomi a un’infanzia piena di gioia, nonostante il trauma di fondo che devono aver provato i miei genitori e le mie sorelle maggiori.

Ispirato da questi fragili negativi, ho scelto di scansionarli e colorarli digitalmente a mano, facendo rivivere i loro ricordi sbiaditi con i miei ricordi. Questo processo rende omaggio ai fotografi pittorialisti che preferivano la profondità emotiva alla documentazione rigorosa. La colorazione a mano è stata per anni una costante nella mia pratica artistica, tradizionalmente applicata utilizzando oli fotografici su stampe alla gelatina d’argento. Per questa serie ho tradotto questa tecnica in digitale, permettendo al deterioramento dei negativi di valorizzare le immagini, trasformando le imperfezioni in elementi narrativi.

Per presentare queste opere, le ho stampate su larga scala su tessuto trasparente, sospeso al soffitto, creando un ambiente immersivo che invita gli spettatori ad entrare con me in questi momenti e ricordi.

Silvia Lisama
https://my.barry.edu/fine-arts/photography/faculty/slizama/

Congresso KILLER
dal 23 al 26 ottobre 2024
www.wophacongress.org
www.wopha.org

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