L’Europa dovrebbe beneficiare, a partire dal 2025, di un significativo calo dei prezzi del gas naturale, grazie all’aumento delle forniture di gas naturale liquefatto (GNL) proveniente in particolare da Stati Uniti e Qatar. Lo ha annunciato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie), nel corso di una conferenza tenutasi a Parigi.
Secondo lui, questo sviluppo segnerà una trasformazione significativa dei mercati del gas, passando da un “mercato dei venditori” a un “mercato degli acquirenti”. “Dal 2025, i mercati del gas naturale si trasformeranno in mercati di acquirenti anziché di venditori”, ha affermato Fatih Birol.
Un segnale incoraggiante per gli europei
Questa prospettiva di un calo dei prezzi del gas, dopo i picchi osservati nel 2021 e nel 2022, è un segnale incoraggiante per gli europei, duramente colpiti dalla crisi energetica seguita all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022.
L’annuncio di Fatih Birol fa sperare in uno “spazio di respiro” per le economie europee. “I prezzi del gas naturale diventeranno molto più ragionevoli”, ha sottolineato, sottolineando l’importanza di questa pausa nella preparazione del futuro energetico del continente.
Sfide a lungo termine
Fatih Birol ha infatti colto l’occasione per discutere delle sfide a lungo termine, invitando i governi europei a sfruttare questo periodo di relativo calo dei prezzi per investire in energie prive di carbonio come le energie rinnovabili e l’energia nucleare. “L’elettricità è il futuro”, ha affermato, precisando che questa transizione sarà cruciale per ridurre le emissioni di CO2 in Europa.
Fatih Birol è intervenuto inoltre sulla questione del prezzo del petrolio, che secondo lui sarà più ragionevole nei prossimi anni, nonostante le tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Ha evidenziato il calo della domanda globale, in particolare in Cina, dove la transizione ai veicoli elettrici sta procedendo rapidamente. “Anche se alcuni di voi potrebbero vedere che c’è molto da fare in Medio Oriente, i prezzi del petrolio sono ancora a 70 dollari, in quella fascia”, ha spiegato, sottolineando una certa stabilità in questo mercato.
Soluzioni più sostenibili
Accanto al direttore esecutivo dell’AIE era presente anche l’ex presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ha presentato il suo rapporto sulla competitività dell’Unione europea. Insieme hanno insistito sull’importanza di prepararsi alla prossima fase della transizione energetica, con uno sguardo al futuro.
Per Fatih Birol si tratta di “respirare un po’ e sfruttare al massimo questi prossimi tre o quattro anni” di relativo calo dei prezzi per rafforzare gli investimenti in soluzioni energetiche sostenibili.