A Parigi capolavori di Picasso, Matisse e Klee da un collezionista ebreo

A Parigi capolavori di Picasso, Matisse e Klee da un collezionista ebreo
A Parigi capolavori di Picasso, Matisse e Klee da un collezionista ebreo
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Il Musée de l’Orangerie di Parigi ospiterà da mercoledì capolavori di Matisse, Picasso, Klee e Giacometti, figure emblematiche dell’arte moderna, appartenenti alla collezione del mercante d’arte e collezionista tedesco Heinz Berggruen (1914-2007).

Fino al 27 gennaio sono esposti circa 90 dipinti, di cui quasi la metà di Pablo Picasso, rari ritagli di carta e alcuni dipinti di Henri Matisse, numerose opere su carta di Paul Klee e sculture di Alberto Giacometti.

Provengono quasi tutte dal museo Berggruen/Neue Nationalgalerie di Berlino, che ospita le 300 opere della collezione del mercante, e prestiti della sua famiglia, e sono riunite a Parigi in occasione della sua chiusura per lavori di ristrutturazione. La collezione, ceduta allo Stato tedesco nel 2000, vi è installata dalla fine degli anni Novanta.

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Tra le pepite esposte, alcuni pastelli e un grande nudo cubista di Picasso e ritagli di carta di Matisse, “tra i più belli e i più rari”, secondo Claire Bernardi, direttrice del museo e curatrice generale insieme a Gabriel Montua, suo omologo il museo. Berggruen.

“È il tipo di regalo che non si rifiuta”, esulta la Bernardi. Questa “sosta parigina” si spiega anche perché Heinz Berggruen, ebreo tedesco nato nel 1914 a Berlino ed esiliato in California durante la seconda guerra mondiale, “al suo ritorno in Europa aprì una galleria, a due passi dal Musée de l’ Orangerie”, spiega.

Questa collezione tedesca riecheggia anche quella del mercante francese Paul Guillaume, esposta all’Orangerie e “creata 30 anni prima, tra le due guerre”, sottolinea.

Heinz Berggruen “aveva magnifiche opere del XIX secolo (Cézanne, Seurat, ecc.) che vendette per restringere progressivamente la sua collezione ai grandi personaggi dell’arte moderna come Picasso, che conobbe e con il quale lavorò, dopo aver acquistato un primissimo disegno da Paul Klee nel 1940 negli Stati Uniti, da lui a lungo considerato un talismano.

Successivamente offrirà diversi Klee al museo d’arte moderna del Centre Pompidou, nonché al Metropolitan Museum of Art di New York.

Il percorso espositivo è pensato attorno ad ampie sezioni come il mondo delle cose, il volto, la figura umana oi territori astratti, circa la metà delle opere (45) sono di Picasso, acquistate e rivendute a partire dagli anni Cinquanta ma soprattutto dopo gli anni Ottanta.

Un “Grande Nudo disteso” del maestro spagnolo, risalente al 1942, è l’opera più grande della collezione. Fa eco ad una statua, “Grande donna in piedi III” di Giacometti, probabilmente l’ultima opera acquistata dal mercante.

Un dispositivo digitale, raccontando numerosi aneddoti, permette anche di scoprire più precisamente le sue reti amichevoli e artistiche.

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