Martine St-Clair apre al pubblico le porte del suo laboratorio di creazione di arte astratta

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La conosciamo come un’artista del Quebec che ha venduto più di un milione di album, ma molte persone non sanno che Martine St-Clair dipinge da quasi 25 anni. Per due giorni, l’artista apre al pubblico le porte del suo laboratorio creativo a Sainte-Thérèse presentando la sua prima mostra personale: Emozioni.

“Nell’arte astratta è proprio la pittura che guida. È il lavoro che ti porta alle emozioni”, spiega Martine St-Clair con dolcezza nella voce.

Dai suoi esordi nella pittura nel 2000, questa è la prima volta che Martine St-Clair si sente pronta ad accogliere le persone nel suo covo creativo. C’è da dire che con un centinaio di opere al suo attivo, la stilista ne aveva abbastanza per allestire una ricca esposizione.

“Volevo anche vedere il mio viaggio. Emozionisono io, la mia fragilità, la mia sensibilità. Per me l’arte astratta è speranza. Ecco perché amo così tanto dipingere. La speranza che le cose migliorino nel mondo, la speranza di portare a termine un’opera. Abbiamo bisogno di speranza ed è questo che mi porta a scegliere i colori che la danno», spiega la cantante 62enne.

Crea i suoi dipinti di arte astratta direttamente sul pavimento, circondata da tutti i suoi tubetti di colore. Così circondata, seleziona le sue tonalità, le sue texture e le sue giustapposizioni.

Lavora molto con le mani e un po’ con il pennello.

Le sue opere – presentate per lo più in grandi formati – sono composte sia da colori accesi che tenui e, infatti, suscitano bellissime emozioni.

Qui, la speranza è nel verde che ricorda la pietra di giada. Lì, l’albero della vita che rimanda a questa natura che dobbiamo preservare. Più lontano, incursioni in mondi immaginari con tocchi dorati o rosati.

Ben Pelosse/GoM

Influenze e tributi

“Ho sempre avuto fiducia nel mio istinto e nella mia fiducia, ma ora non mi resta che avere fiducia in me stessa, perché sono tutta sola davanti al mio lavoro. Non c’è regista, musicista o produttore”, spiega Martine St-Clair, attestando che le sue due professioni si alimentano a vicenda.

Nelle tre sale espositive si avvertono diverse influenze e omaggi: Jackson Pollock (il suo dipinto è stato però realizzato con i marmi), piccoli tocchi di Pop Art à la Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Riopelle, Joan Mitchell e Alfred Pellan.

Sono stati utilizzati anche materiali diversi, come pezzi di piatti di porcellana regalati dalla madre, incollati su una delle sue creazioni.

Inoltre, il superbo Prendimi tra le tue braccia è un’opera realizzata in omaggio alla madre, scomparsa l’estate scorsa, della quale l’artista si è preso cura durante gli ultimi sei anni della sua vita.

“L’ho tenuta tra le mie braccia fino alla fine. È la sua pittura”, sussurra l’artista, che contemporaneamente lancia una canzone con lo stesso titolo.

Questa incursione nel mondo di Martine St-Clair riflette l’immagine della cantante e della donna che è: gentile, commovente, accessibile e luminosa.


Ben Pelosse/GoM

-Martine St-Clair invita il pubblico a scoprire la sua mostra Emozioni e il suo atelier questo venerdì 27 e sabato 28 settembre dalle 12 alle 18 presso l’Espace art et culture situato al 71 di rue Dubois a Sainte-Thérèse.

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