Un piccolo gioiello Art Nouveau per gli amanti di Parigi

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Nella sala da pranzo, porte, vetrate e modanature sono originali perché catalogate, così come il soffitto e il pavimento in parquet con sottili listelli. Intorno a un tavolo disegnato da Casey Johnson e Sandra Weingort, sedie danesi degli anni '50. La parte inferiore delle pareti è decorata con dipinti ornamentali identici a quelli di una sala da pranzo di un appartamento parigino, basati su un disegno di Hector Guimard e creati dal pittore decorativo Barazandeh Dauzincourt (Baraz Arts Décoratifs).

Lucas SOUBIGOU-MARIE

Tutto cambia, niente cambia

Sulle pareti, un verde celadon pallido. “Ho sempre amato questo verde “Ladurée”, un colore che non esiste ma che tutti conosciamo e che ho voluto far realizzare appositamente. Rimanda allo spirito naturale dell’edificio e allo stile Art Nouveau, con i suoi arabeschi con curve vegetali.” Un tono pacato che si sposa bene con il bianco. In camera da letto, cambio di tono per un terracotta che il padrone di casa chiama « rosso Marrakech ». “Adoro mescolare toni e stili introducendo una piccola icona ortodossa dalla Siria che ho riportato dal Libano, o posacenere trovati nel quartiere degli antiquari di Basta, uno degli ultimi souk della vecchia Beirut. Da ogni viaggio puoi riportare indietro cose, idee, oggetti…” Nato in Romania, Octavian Popa vive tra Parigi e Zurigo dove, laureato in MBA alla Bocconi School of Management, ricopre un incarico in una grande banca privata. Nel 2018, questo parigino nel cuore, globetrotter appassionato di geopolitica, parlante cinque lingue e altrettanto appassionato di interior design, ha fondato contemporaneamente la sua agenzia di comunicazione. Un appetito per le attività e una curiosità inestinguibile caratterizzano questo gran lavoratore che non perde mai di vista l'essenziale: l'autentico e il vero.

Il camino originale è firmato Hector Guimard. In alto, un dipinto di Huguette Arthur Bertrand (Galerie Diane de Polignac). Lampada a sospensione italiana degli anni '50 ritrovata.

Lucas SOUBIGOU-MARIE

Un po', molto, metà secolo…

L'appartamento non è grande, quindi è sensibile alle dimensioni dei mobili che può ospitare. Apprezzando particolarmente lo stile mid-century e le creazioni degli italiani e dei danesi di questo periodo, Octavian Popa ha scelto una libreria italiana degli anni '50 trovata al mercato Paul Bert-Serpette. Piccola, con una scrivania incorporata, si adatta perfettamente a questo soggiorno dalle dimensioni ridotte. Dialoga con un divano italiano dello stesso periodo trovato a Lione e un tavolino da caffè Maison Jansen. Accanto alla finestra, un tavolino cinese della collezione São Schlumberger restaurato a mano. Sulla parete, un dipinto nero e viola dell'artista italiano Raffaele Cioffi scoperto a Milano quando stava preparando il suo MBA. “Mi piace il suo rosa che dona un'altra vita all'appartamento con un tocco fuori contesto.” Nella sala da pranzo, attorno al tavolo dei designer Sandra Weingort e Casey Johnson, sono sistemate delle sedie danesi di ispirazione molto giapponese, trovate in un mercatino delle pulci in Provenza. “Sopra il camino, un dipinto di Huguette Arthur Bertrand, nello stile di Poliakoff o Schneider, che amo tanto.”

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